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Varide Cicognani: “Oltre il bersaglio”

Giochi del Titano

Varide Cicognani, pluricampione di tiro a segno e allenatore della Nazionale, ha saputo trasferire la passione che ha sorretto la sua formidabile carriera sportiva nell’attività di costruttore di armi di precisione. Ha introdotto innovazioni tecniche di notevole impatto, capaci di valorizzare le prestazioni agonistiche di chi decide di affidarsi alla sua esperienza pluriennale. L’obiettivo che Varide Cicognani ora si pone è di ordine altro rispetto ai traguardi fin qui raggiunti: trasformare radicalmente il concetto di arma, promuovendone l’interpretazione in chiave esclusivamente pacifica e costruttiva. Cicognani è un nome che oggi tutti gli amanti e i professionisti del tiro di precisione con la carabina conoscono. Nel libro appena pubblicato da ArteStampa Edizioni, il campione dall’impressionante palmares, costruito in lunghi anni di carriera sportiva gareggiando nelle più importanti competizioni nazionali, europee e mondiali, racconta come sin dagli albori del suo percorso abbia posto le basi per la sua “seconda vita” di ideatore, costruttore e collaudatore di armi per il tiro di precisione. Di questa attività, divenuta sempre più rilevante nel corso degli ultimi anni, l’Armeria Cicognani a Poggio di Forlì rappresenta il punto di arrivo ideale e materiale, la realizzazione di un sogno nutrito da impegno e dedizione costanti.

Due volti – lo sportivo e l’armiere, il campione e l’imprenditore – che fin da subito in queste appassionate memorie appaiono come due facce della stessa medaglia, due sfumature della stessa ricerca: quella del centro, da colpire sul bersaglio e oltre il bersaglio, in una costante tensione al miglioramento di sé e al raggiungimento di un equilibrio che non sarebbe sbagliato definire pace.

Pace e carabina, un abbinamento improbabile. Eppure Varide Cicognani, un romagnolo vero che è nato, cresciuto e vive tuttora in quelle atmosfere felliniane, tra fole e canneti, ci racconta che l’arma – come la concepisce – non serve ad offendere, a colpire un nemico, ma a raggiungere la perfezione. Perché dietro al gesto facile del campione ci sono gli ostacoli superati, le cadute, i fallimenti, il lavoro quotidiano di disciplina e di conoscenza di sé. C’è la vita, la missione di un ragazzo che – quando credeva di avere ormai la strada spianata per l’arruolamento nell’Arma dei Carabinieri – è stato dichiarato formalmente inabile a sparare a causa di un infortunio al braccio occorso in gioventù. Ma Varide non si ferma, al contrario: gli spuntano le ali. Comprende che l’obiettivo deve essere più ambizioso e che, se vuole raggiungerlo, è necessario mettere in gioco la sua vita, completamente. Di tutto questo, e di molto altro, ci parla Cicognani con il supporto efficace di Maria Luisa Suprani, in un racconto sincero che stupisce e commuove, invitandoci a spingere lo sguardo avanti, oltre il bersaglio.