Ente Cassa di Faetano presenta il volume sui patti di Fossombrone
Il volume “San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II” verrà presentato al pubblico sammarinese venerdì 24 novembre alle 18,30 presso Villa Manzoni. Interverranno la medievalista dell’Università Cattolica di Milano Maria Pia Alberzoni e il curatore del volume Carlo Colosimo, della Società di studi storici per il Montefeltro. Sarà l’occasione per riscoprire il passaggio storico in cui San Marino vide raddoppiato il proprio territorio, senza più subire nei secoli significative variazioni confinarie.
Dopo la vittoria al Premio Nazionale di Cultura Frontino Montefeltro e la prestigiosa anteprima all’Università Cattolica di Milano è il momento del rientro in patria. Marino. Il libro San Marino 462-1463. I Patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II verrà infatti presentato al pubblico sammarinese venerdì 24 novembre, alle 18,30 presso Villa Manzoni.
Ad accompagnarci nella scoperta di quest’opera e dei suoi saggi, insieme al curatore Carlo Colorismo – della Società di Studi Storici del Montefeltro, sarà Maria Pia Alberzoni, ordinario di Storia Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nonché membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Storico Germanico di Roma, del Consiglio direttivo del Centro italiano di studi sul Basso medioevo e Direttore della collana “Ordines. Studi su istituzioni e società nel medioevo europeo”.
La serata a Villa Manzoni non sarà l’unico appuntamento della giornata: nella mattinata infatti i relatori saranno coinvolti insieme all’Ente Cassa di Faetano in una speciale presentazione dedicata agli studenti delle Scuole Secondarie Superiori di San Marino.
“Siamo davvero contenti della curiosità che questa pubblicazione sta suscitando dentro e fuori dai nostri confini – afferma il presidente dell’Ente Cassa di Faetano Maurizio Zanotti -, segno di come la storia del nostro piccolo paese racchiuda in se elementi di interesse più ampi: come ha ricordato il Professore De Leonardis nella presentazione di Milano, è un fatto pressoché unico al mondo che uno stato abbia mantenuto invariati i propri confini dalla fine del 1400 ad oggi.”
Antonio Paolucci, storico dell’arte, già direttore dei Musei Vaticani, afferma: “Da un episodio specifico – come la firma di un documento pontificio, questo saggio indaga uno spaccato di dinamiche familiari, di equilibri di potere e di storia dell’arte che lo rende un contributo di eccezionale importanza.”
Appuntamento venerdì 24 novembre 2017,ore 18.30 presso Villa Manzoni (Dogana , Repubblica di San Marino). L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Il libro
“San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II”, a cura di Carlo Colosimo e pubblicato da Ente Cassa di Faetano, raccoglie gli atti dell’omonimo convegno promosso dall’Ente del 2013 nel 550° anniversario di questo importante fatto storico. L’opera approfondisce il contesto politico e culturale nel quale la terra di San Marino venne con più forza ad emergere e affermarsi, raddoppiando di fatto della sua estensione territoriale. I saggi di Anna Falcioni, Francesco V. Lombardi, Marcello Simonetta, Cristoforo Buscarini, Oreste Delucca, Massimo De Leonardis, Michele Conti e Alessandro Marchi abbracciano vari ambiti tra cui i conflitti militari, la diplomazia, l’assetto territoriale e la produzione artistica tra Montefeltro e Malatesta nel primo Rinascimento.
Il fatto storico
Con i cosiddetti Patti di Fossombrone si intende indicare l’iter che tra il 1462 e il 1463 portò all’emanazione della bolla con cui Papa Pio II ratificò gli accordi intercorsi tra la Comunità di San Marino ed il Cardinale Legato del Papa. Il 21 settembre 1462, a Fossombrone, una deputazione di sammarinesi (fra essi Marino Calcigni) firma un protocollo di “patti” con il Cardinale di Teano, Legato del Romano Pontefice, promettendo al Papa fedeltà e ubbidienza nella guerra contro Sigismondo Pandolfo Malatesta. I patti prevedono, in caso di vittoria, l’annessione al territorio della Comunità sammarinese dei Castelli di Fiorentino, Montegiardino, Serravalle. Due giorni più tardi, il 23 settembre, Pio II Piccolomini ratifica l’accordo con un Breve, e l’anno seguente, il 27 giugno 1463, emette la Bolla “Comunitati et hominibus Terrae Sancti Marini” con cui ratifica la concessione dei tre castelli che aveva promesso. Ad essi si aggiunge spontaneamente – prima fedele a Sigismondo – il castello di Faetano. Da quel momento il territorio sammarinese vede più che raddoppiata la propria superficie, che non subisce nei secoli successivi sostanziali variazioni confinarie.