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Premio “Frontino Montefeltro” al libro edito da ECF

San Marino.  “Da un episodio specifico, come la firma di un documento pontificio, questo saggio indaga uno spaccato di dinamiche familiari, di equilibri di potere e di storia dell’arte che lo rende un contributo di eccezionale importanza. Su queste parole di Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani , è stato consegnato il riconoscimento del Premio Nazionale di Cultura Frontino Montefeltro al volume “San Marino 1462-1463. I Patti di Fossombrone e la Biolla di Pio II”.

Il libro, curato dallo storico e saggista Carlo Colosimo e pubblicato da ECF (Ente Cassa di Faetano), è stato premiato domenica scorsa nella suggestiva cornice del Convento di Montefiorentino, teatro della XXXVI edizione di questo prestigioso appuntamento culturale.

Durante la cerimonia è stata data lettura integrale della motivazione redatta dal Professor Antonio Paolucci: “Il libro (…) costituisce un punto d’arrivo importante nell’ambito della ricerca storica. E non solo su un aspetto specifico della storia di una futura nazione, ma abbraccia l’ambito più vasto dei conflitti militari, delle dinamiche diplomatiche, dell’assetto territoriale e della produzione artistica nel primo Rinascimento, in un’area geografica ricca di fermenti e di stimoli come quella contesa tra le famiglie Montefeltro e Malatesta. Il volume, che oltre all’impegno del curatore vede il contributo di tanti qualificati storici e ricercatori, arricchisce la biografia di papa Piccolomini, guerriero e mecenate, ma anche la bibliografia storica italiana e sammarinese. Infatti in questo volume, partorito dalla sinergia tra la Società di studi storici per il Montefeltro di San Leo e l’ECF, la storia di due famiglie anticipa la storia di due stati non ancora tali. Da un episodio specifico, come la firma di un documento pontificio, questo saggio indaga uno spaccato di dinamiche familiari, di equilibri di potere e di storia dell’arte che lo rende un contributo di eccezionale importanza”.

Il professor Sergio Pretelli dell’Università di Carlo Bo di Urbino, membro della commissione Cultura del Montefeltro, ha sottolineato come nell’opera la storia venga “ricostruita da una documentazione archivistica, mai esplorata prima, che ha condotto gli storici intervenuti al Convegno, ad una elaborazione originale fuori dagli schemi ripetitivi della storiografia corrente. Si riconferma da un lato la supremazia morale di

San Marino che si fonda sui caratteri originali della libertà e della fede, che gli hanno consentito, nel tempo, di mantenere la sua autonomia.

Dall’altro la contesa tra i due capitani di ventura, Federico e Sigismondo, in continua alternanza dal piano militare a quello culturale”. Ha continuato Pretelli “Se alla fine la bilancia pende a favore dell’urbinate, par di capire che, oltre al valore di Federico, sia stato determinante l’apporto dei suoi funzionari come quel Marino Calcigni ai vertici della burocrazia, in spola continua tra San Marino e Urbino; oltre alla coesione del territorio, il Montefeltro, oggi a cavallo tra Romagna e Marche che, per la sua storia, meriterebbe una autonomia extra regionale. Per l’eccellenza dei contributi, meritano di essere nominati i loro autori: Anna

Falcioni, Francesco Vittorio Lombardi, Marcello Simonetta, Cristoforo Buscarini, Oreste De Lucca, Massimo De Leonardis, Michele Conti, Alessandro Marchi. I loro scritti aprono un filone nuovo di studi per approfondire le radici e le peculiarità del nostro glorioso Rinascimento”.

Un riconoscimento importante che dimostra ancora una volta l’originalità della storia di San Marino e come essa continui a suscitare interesse, presentando nelle sue pieghe aspetti che meritano di essere ulteriormente riscoperti ed approfonditi. Proprio per questa ragione il libro verrà presentato pubblicamente dentro e fuori San Marino nel corso del prossimo mese. È possibile rimanere aggiornati consultando il sito internet www.ecf.sm e la pagina Facebook dell’Ente e Cassa di Faetano.