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Repubblica Futura: “Direzioni nella PA: come nel calcio mercato”

L’assegnazione delle direzioni apicali nella Pubblica Amministrazione, più che un esercizio di gestione in cui reperire funzionari con professionalità adeguata, pare ormai una questione da calciomercato.
Due le stelle nel calciomercato della PA: l’ingegnere Paolo Rondelli, ex Presidente ed ex consigliere di Rete, e l’avvocato Manuel Canti, attuale Direttore della Funzione Pubblica.
Su queste due figure pare che ruoti l’intero calciomercato delle direzioni apicali della PA.
Canti va a fare il Responsabile Amministrativo dell’ISS, Rondelli ritorna dal collocamento a riposo e va alla Direzione della Funzione Pubblica.
Intanto però con la Delibera n. 11 del 18 febbraio 2025, “considerata l’esigenza di avvalersi dell’attività di collaborazione e di consulenza del Dott. Paolo Rondelli su materie di interesse strategico per la Segreteria di Stato per gli Affari Interni nel settore della Pubblica Amministrazione e delle Riforme Istituzionali”, il Congresso di Stato aveva già scaldato i motori con il conferimento a Rondelli di “un incarico di consulenza e collaborazione a titolo gratuito” ma con 12.000 euro “quale rimborso delle spese vive documentate per eventuali trasferte in Italia e all’estero”.
Piccoli dettagli nel calciomercato delle dirigenze della PA, dove una volta piazzate le due stelle si procede poi con tutti gli altri.
E tutto pare incatenarsi con le pedine da muovere nell’ISS, dove il nuovo Comitato Esecutivo stenta ad insediarsi e ci sono due dirigenze da ricoprire.
Se non ci fosse di mezzo la gestione della Pubblica Amministrazione, denari e servizi pubblici, ci sarebbe da ridere.
Repubblica Futura segnala una situazione fuori controllo che sta sollevando l’indignazione dei cittadini e di tanti dipendenti pubblici che – al contrario delle stelle del calciomercato – per avere una posizione lavorativa devono fare i concorsi e non hanno la fortuna di godere della protezione di qualche zelante ras della maggioranza.
Non è dato sapere se nel governo e nella maggioranza vi sia contezza della gravità di una situazione che non ha al centro la soluzione dei problemi dei cittadini e delle imprese, un’amministrazione più efficiente e trasparente, ma accontentare le stelle di mercato e i loro potenti sponsor politici.
Il Paese merita di meglio, l’accordo di associazione con l’Unione europea, se e quando sarà firmato, richiede qualcosa di molto diverso rispetto al calciomercato dei palazzi del governo.
La Pubblica Amministrazione è un bene della collettività e non qualcosa da spartirsi a tavolino.

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Repubblica Futura