Le sfide per la crisi demografica e le politiche familiari e sociali per il futuro di San Marino
“Le sfide per la crisi demografica e le politiche familiari e sociali per il futuro di San Marino”, convegno organizzato da Repubblica Futura venerdì 21 marzo 2025.
Chiara Saraceno, Prof.ssa Emerita Università di Torino
Cambiamenti demografici e culturali nei modi di fare famiglia
“La famiglia è cambiata in questi anni. Primo fenomeno, viviamo più a lungo, invecchiano le persone e le reti parentali. Le famiglie hanno pochi componenti ma convivono più generazioni in termini relazionali.
Sono cambiati aspetti culturali, soprattutto nelle donne rispetto alla procreazione. Sta aumentando la quota delle persone che non sentono bisogno di avere dei figli. La sfida delle politiche è quella di non scoraggiare chi ha questa intenzione.
E’ cambiata la condizione della donna. Oggi le donne studiano tanto, spesso più degli uomini. Non esiste più asimmetria di genere in termini di preparazione culturale. Sono cambiati i rapporti di coppia, le aspettative sono diverse, c’è instabilità coniugale. Quando cambia il senso del rapporto, soprattutto per la donna, c’è il rifiuto di un matrimonio che non funziona più in termini relazionali. Separazioni e divorzi ridefiniscono i parametri delle famiglie. In questo caso i figli appartengono a due famiglie con confini più permeabili.
Anche la procreazione eterologa ridefinisce gli aspetti relazionali fra le persone, aumentando i soggetti coinvolti. Il bambino ha diritto di conoscere come è nato, in quale relazione è nato. Si possono avere figli anche quando biologicamente non si possono avere figli.
Una istituzione storica come la famiglia, dunque, è ed è stata oggetto di tanti cambiamenti e mutazioni, non sempre positivi”.
S.E. Domenico Beneventi, Vescovo di San Marino Montefeltro.
“Viviamo in un contesto in cui sono state sfaldate le relazioni ma la famiglia può essere ancora il luogo a cui possiamo “aggrapparci”.
Seneca diceva che la società somiglia a un soffitto a volta che non si sosterrebbe se le pietre con cui è costruito non si reggessero una con l’altra.
La famiglia è il nucleo fondamentale della società e ha il diritto di essere protetta dallo Stato. In questo contesto come spiegare ai giovani l’importanza della famiglia? E’ un istituto naturale che contribuisce al bene della società. La famiglia è scomoda perché costa ma è un investimento di risorse e, per il principio della sussidiarietà, può e deve essere aiutata. Spesso non ci si sposa perché i processi di istruzione portano molto avanti e dobbiamo riflettere su cosa si sta facendo perché la famiglia resti il nucleo centrale della società.
Senza famiglie forti i popoli si indeboliscono. Nei popoli in cui la famiglia è forte, c’è identità e appartenenza. Se non c’è famiglia non c’è nessuno che ci attende a casa.
Coltivare oggi la bellezza della famiglia per non erodere la bellezza del futuro. La famiglia è un’ancora a cui aggrapparci, l’istituto naturale culla della vita, culla della società. Ci sono dei valori non negoziabili che vanno promossi. Il discorso sulla famiglia è un discorso che può unire tutta l’umanità”.
Mauro Sammaritani, Responsabile Sezione Statistica, Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati di San Marino.
Ha mostrato una serie di grafici e dati che testimoniano l’andamento demografico degli ultimi anni in Repubblica. Attraverso i numeri è possibile rendersi conto di come il decremento delle nascite si sia affermato nella nostra realtà. Il 2024 ha rappresentato in particolare un picco negativo ma occorre attendere i prossimi anni per vedere se il dato sarà confermato.
Miriam Farinelli, Ginecologo, già Direttore di Ostetrica e Ginecologia dell’Ospedale di San Marino.
“Le nascite sono fra gli indicatori più importanti per valutare la speranza di un popolo. San Marino ha toccato i minimi storici, la natalità si è ridotta del 40% negli ultimi 10 anni, una deflessione addirittura più marcata rispetto all’Italia. Oggi mettere al mondo dei figli condiziona le giovani coppie. La sfiducia nel futuro è dilagante e mettere su famiglia è uno sforzo titanico. Ma viviamo anche un periodo storico in cui la cultura è poco amica della famiglia. Eccessiva attenzione a elementi futili, all’individualismo, all’immagine. Occorre ridefinire il valore sociale della maternità, varare politiche per le giovani coppie, provvedimenti applicabili e mirati. Un figlio non è un fatto privato e i figli devono essere il requisito orientativo per gli aiuti di carattere sociale. Il bambino è un investimento per l’intera collettività”.
Giovanni Ceccoli, Referente della Caritas Vicariale di San Marino.
Ha illustrato dati interessanti su chi si rivolge alla Caritas. Il numero più alto è rappresentato da donne. La classe di età più rappresentativa è compresa fra 45 e 65 anni. Ha messo in evidenza le difficoltà burocratiche per accedere ai fondi previsti dallo Stato per le persone in difficoltà.
Enzo Merlini, Segretario Generale CsDL.
“Viviamo un periodo di alto tasso di occupazione e di basso tasso di crescita demografica. Attualmente ci sono più donne occupate che uomini e gli uomini vanno in pensione prima. Nel settore privato il 30% delle donne ha il part time ma negli ambiti più poveri in termini di stipendi. Sempre nel privato il 22% delle donne ha un contratto a tempo determinato. La precarietà femminile non è stata sconfitta. Ultimamente c’è stato un notevole spostamento di occupati dal settore privato a quello pubblico, spostamento che ha riguardato anche le donne, specialmente laureate, passate nella PA a livelli più elevati.
I contratti di lavoro degli ultimi anni hanno prodotto rivalutazioni ma non hanno coperto l’inflazione. C’è stato aumento dei contributi e aumento delle tasse. Tenete conto che in caso di separazione, anche di coniugi entrambi occupati, si diventa poveri. Significativi alcuni dati sull’emigrazione dei sammarinesi, circa 100 all’anno fra i venti e quaranta anni. Voglio fare figli se non sono sicuro di vivere a San Marino? Quando si vive nell’incertezza, non si fanno figli”.
Mara Valentini, coordinatore di RF.
“Ringrazio i relatori per il qualificato apporto di idee in questa serata pubblica. Il nostro vuole essere un contributo alla riflessione su un problema, la denatalità, che i numeri della statistica definiscono ormai come vera emergenza.
Ringrazio per la partecipazione a questo convegno e per chi, fra il pubblico, è intervenuto con ulteriori contribuiti.
È evidente come gli ultimi interventi normativi del governo non hanno raggiunto l’obiettivo, quello di contenere o invertire la tendenza a non fare figli. I dati degli ultimi anni sono impietosi e richiedono un intervento deciso della politica. Senza figli non c’è futuro e questo vale ancora di più per un microstato come la Repubblica di San Marino”.