APAS denuncia un grave caso di violenza sugli animali
In seguito al grave episodio di maltrattamento, avvenuto pochi giorni fa ai danni di un cane di razza Alaskan Malamute, massacrato, seviziato e infine abbandonato in un cassonetto, l’APAS esprime tutto il suo sdegno e la sua preoccupazione per un atto così grave e di una violenza inaudita. L’APAS auspica che il colpevole di tale reato, al termine delle indagini in corso, venga perseguito penalmente e vi sia il sequestro immediato del cane che al momento sta meglio ma è in prognosi riservata. L’APAS naturalmente sta monitorando tutta la vicenda, nel caso si costituirà parte civile nel relativo procedimento penale e si renderà disponibile ad accogliere l’animale quando starà meglio. Da anni APAS sensibilizza le istituzioni sulla necessità di modificare ed aggiornare la normativa penale sammarinese a tutela degli animali e di inasprire le pene che non solo sono blande e quindi con scarsa efficacia deterrente, ma spesso le condanne, anche in caso di dolo e indubbia integrazione di reato, non applicano mai il massimo della pena. La norma che punisce chi maltratta, abbandona, trascura o uccide un animale nella Repubblica di San Marino risale al 2003 e richiede fortemente di essere rivista, prevedendo una recrudescenza delle pene così come avvenuto in Italia, dove infatti la normativa corrispondente nel frattempo si è aggiornata, comminando la reclusione fino a 18 mesi e multe fino a 30.000 euro per chi uccide o maltratta un animale.
La violenza contro gli animali è un problema sociale e morale che richiede attenzione e azioni concrete da parte della società e soprattutto delle istituzioni.
San Marino, 30 Ottobre 2024