Rf: “Dalla spiaggia della Florida alle terme di Montegrimano”
Il Decreto Delegato n. 103 del 1 agosto 2024 istituisce il Consolato Onorario della Repubblica di San Marino a Delray Beach, Florida, con giurisdizione sui seguenti Stati: Florida, Alabama, Georgia e South Carolina.
Ma Delray Beach cosa è?
Google ci aiuta a capire: è una bella località di mare (“Delray Beach is a vibrant South Florida community situated between Boca Raton and West Palm Beach. With accolades like most fun small town in the USA…”)!
Se uno dei primi atti del governo è istituire un consolato in una spiaggia della Florida, ci rendiamo conto come possa essere utile avere il Sindaco di Montegrimano Terme impegnato in un ruolo apicale negli staff governativi. Ci è stato detto che è un sammarinese doc, che nella sua nomina non ci sono divieti legislativi e che è molto competente: tutte cose di dettaglio. La domanda è: il sindaco di un paese straniero può avere un incarico politico/amministrativo in una segreteria di Stato della nostra Repubblica? La risposta è NO!
Comunque, dalla spiaggia della Florida alle terme di Montegrimano il governo è sul pezzo, passando anche per Roma dove ha avuto luogo un incontro con alcuni funzionari RAI per parlare del destino della San Marino RTV.
Repubblica Futura prende atto dell’attivismo e dell’impegno del neo Segretario di Stato con delega all’Informazione. I colleghi democristiani hanno lasciato, a lui e a Fabbri, un dossier scottante pronto a esplodere da un momento all’altro. Fra i tanti piccoli o grandi disastri della legislatura appena terminata, infatti, c’è anche lo stato dell’informazione e del settore radio televisivo. Chiuso l’accordo con l’Italia in materia di frequenze, cedute a prezzo di saldo a Di Maio; acceso il costoso canale che RAI avrebbe dismesso per costi eccessivi; l’inerzia sulla vicenda direttore generale: San Marino RTV è un tema scottante, abilmente schivato in campagna elettorale, su cui riteniamo sia necessario fare chiarezza.
Il governo intende aprire un confronto con le forze politiche, anche di opposizione, sugli assetti e il futuro della radiotelevisione di Stato?
Se nell’immediato l’unica soluzione ragionevole è aprire i cordoni della borsa, aumentando il debito, mettendo soldi nella società per evitare il fallimento (RAI ha già messo a zero il valore della partecipazione nel proprio bilancio societario), nel medio/lungo termine cosa vogliamo fare di San Marino RTV? RAI è ancora un valido partner industriale per il progetto? Gli accordi internazionali devono essere rivisti? Lo statuto della società è da rivedere? ERAS ha ancora senso? Il CdA, per parte sammarinese, sarà rinnovato?
RF ha qualche idea su come si possa attualizzare lo scenario operativo per San Marino RTV, superando le logiche degli anni ottanta e sfuggendo alle sabbie mobili della politica italiana. L’impressione, suffragata dai fatti intercorsi in questi anni, è che l’interesse italiano – superata la fase delle frequenze – sia prossimo allo zero.
A San Marino RTV manca il Direttore Generale da mesi, ci sono state discussioni nel CdA sul bilancio fra i rappresentanti dei due Stati (i due soci), non è dato sapere se RTV continui ad accumulare perdite ogni mese che passa e con quale logica si stiano conducendo le attività.
A pensare male a volte si fa peccato ma lasciare questo stato di incertezza rende la società ancora più pericolosamente ostaggio del governo, fatto potenzialmente rilevante quando si tratta del settore dell’informazione.
RF nelle prossime settimane attiverà azioni istituzionali per conoscere la situazione della TV di Stato auspicando che il governo abbia almeno la decenza di informare i gruppi consiliari su quanto sta accadendo in via Kennedy, visto che probabilmente è più informato sul tema il sindaco di Montegrimano Terme che il Consiglio Grande e Generale.