Crisi di governo, rischia di essere deleteria per il paese
Convocato nelle settimane scorse, il Consiglio Direttivo CSdL di ieri ha dovuto fare i conti con la crisi di governo che nel frattempo è sopraggiunta con l’uscita della delegazione di Rete dalla maggioranza.
Non spetta a noi valutare se la legislatura debba continuare o interrompersi per chiamare i cittadini alle urne, ma questa crisi rischia di interrompere o vanificare il confronto su una serie di temi di cruciale importanza per il paese: in primis la politica dei redditi, il rinnovo dei contratti della PA e dell’AASLP, il Decreto sulle utenze, la riforma di Fondiss ed il completamento della riforma del primo pilastro, l’atto organizzativo dell’ISS ed il conseguente fabbisogno, l’introduzione dell’ICEE, i Decreti in maniera di lavoro, tra cui quello per il pieno impiego delle persone con disabilità, per non parlare dell’accordo di associazione con l’Unione Europea.
Abbiamo appreso che la scelta adottata è la prima, ovvero continuare la legislatura con l’appoggio al Governo da parte delle altre forze politiche, che costituiscono una maggioranza estremamente ridotta. Ci auguriamo che non si tratti di un tirare a campare e che l’ultimo scorcio di legislatura serva per emanare i provvedimenti citati, nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini tutti.
Sulla politica dei redditi, la richiesta di aprire il confronto è stata inviata unitariamente dai tre sindacati 4 mesi fa, ma l’Esecutivo ha convocato il primo incontro solo il prossimo 6 giugno, accumulando un ritardo incomprensibile e inaccettabile. Si tratta di una misura necessaria e particolarmente urgente per definire interventi di sostegno alle tante persone e famiglie in difficoltà economiche per effetto dell’aumento spropositato del costo della vita.
Il Direttivo è quindi tornato sul rifinanziamento del debito pubblico, per una somma di 350 milioni, dieci milioni in più rispetto alla prima emissione di titoli esteri, sottolineando come la decisione del Governo di effettuarlo quasi un anno prima della scadenza sia stata verosimilmente determinata dal rischio che la prossima valutazione di Fitch per le riforme non fatte – ad iniziare da quella fiscale e dall’introduzione dell’IVA, che avrebbero dovuto portare nuove risorse alle casse dello Stato, oltre alla risoluzione degli NPL delle banche, attraverso il processo di cartolarizzazione – avrebbe potuto produrre un ulteriore declassamento di San Marino, con la conseguenza che i tassi di interesse sarebbero stati ancora più alti rispetto al 6,5%. Un tasso comunque spropositato, che comporterà complessivamente un esborso di oltre 115 milioni solo di interessi sul debito estero.
Lo stesso Fondo Monetario, i cui giudizi vengono citati come un mantra per giustificare le scelte fatte, aveva posto l’accento sulla necessità inderogabile di attuare questi provvedimenti.
Fin dall’inizio, la CSdL ha giudicato come scellerata la scelta del debito estero, per i motivi esposti a più riprese, tanto più considerando che la RSM, a livello di reddito procapite, in una recente classifica figura al decimo posto nei paesi del mondo.
Il Direttivo ha quindi espresso grande soddisfazione per la partecipazione di una propria delegazione al 15° Congresso della Confederazione Europea dei Sindacati, di cui la CSdL è aderente fin dal 1991, conclusosi lo scorso venerdì a Berlino.
Uno dei momenti salienti del Congresso è stata l’approvazione, quasi all’unanimità, di una risoluzione proposta dalla CGIL attraverso il Segretario Generale Maurizio Landini, che avvia una campagna di mobilitazione in tutta Europa, che avrà inizio il prossimo giugno con iniziative nei singoli paesi per poi culminare in autunno in una grande manifestazione europea.
La CSdL ha espresso pieno appoggio alla proposta ed è stata tra i sindacati firmatari della risoluzione, finalizzata a dire un chiaro e forte no alle politiche di austerity che penalizzano i lavoratori e i pensionati, e per respingere i continui attacchi ai diritti sindacali e alle condizioni di lavoro, cui occorre rispondere con la solidarietà sindacale internazionale.
All’inizio della riunione il Direttivo ha preso in esame e approvato all’unanimità il bilancio CSdL del 2022.