Consiglio Grande e Generale: report della seduta pomeridiana
odi stanno venendo al pettine. Sulla riforma previdenziale invito la cittadinanza a scendere in piazza per una riforma più giusta. Sul Prg dichiarazioni di Boeri sono pesantissime. Mentre le dichiarazioni del Sds Pedini non possono considerarsi chiuse.
Matteo Rossi, Npr
Arriveranno riforme che non sono ‘riformette’- se no le avrebbe fatte il governo di prima- e mettono in ordine i conti dello Stato. E a dare una certificazione importante ci sono i report internazionali. Abbiamo avuto il Greco e sul recepimento delle sue raccomandazioni ci siamo compiaciuti, poi il Fmi che in questi giorni ha certificato la bontà di quello che si fa a San Marino. L’impegno di questa maggioranza e di questo parlamento, in questo momento storico paradossale e terribile, tutti quanti dobbiamo approcciarlo con lo spirito con cui abbiamo approcciato il covid. Dobbiamo batterci per difendere la capacità di spesa dei sammarinesi e di contribuzione. Nella gestione della crisi del caro bollette e ci sono infatti famiglie in difficoltà. Mio auspicio è che come parlamento troviamo le forme per affrontare la crisi, tenendo conto delle persone più povere. Tutti dobbiamo essere interpreti di questo messaggio in questo parlamento. Nel dibattito di oggi ho trovato interessante l’intervento del consigliere Mussoni sulla necessità di individuare la capacità di spesa per gli investimenti, dobbiamo metterci nelle condizioni di direi ‘il mondo sta andando in una certa dimensione e San Marino è più lento, ma dobbiamo arrivarci’. E questo vale anche per il settore bancario.Al Sds Federico, al compagno di partito, voglio dire: hai fatto cose importanti, sei bravo e i sammarinesi somo con te. Ma evitiamo conferenze stampa infuocate.
Giuseppe Maria Morganti, Libera
Cosa si sta facendo per l’Iran a seguito dell’Odg approvato? La richiesta di democrazia e dei diritti civili di un popolo viene sedata nel sangue. La situazione è drammatica, dare un seguito all’Odg approvato l’altra volta è necessario, se no, come partito ci faremo carico di altre iniziative. Ho apprezzato le risposte date dal Sds Esteri sull’esclusione di San Marino dal meeting europeo, non è chiaro alla comunità internazionale che qualcun altro non deve parlare per noi.
Sulle figuracce della questione Boeri: alle dichiarzioni del Sds Canti che ha giutificato il fatto che il Prg non sia stato firmato per ‘posizioni ideologiche’, noi ci ritroviamo la risposta di Boeri in cui si dice che a lui è stato chiesto di sbloccare terreni in zone a rischio per edificabilità. E’ un caso eclatante. Mi auguro ci sia una reazione.
Teodoro Lonfenini, Sds per il Lavoro
Non ho mai potuto sentire una ‘minestra’ più populista di quella che avete portato in Aula oggi. Avete fatto una serie di dichiarazioni precise, non ultime sulla posizioni tenuta su Boeri dal collega del Territorio. Sono sicuro, consigliere Morganti, che lei conosce benissimo che ci sono diritti acquisiti che non si possono cancellare con un bel disegno. Ho potuto ascoltare altrettante questioni populiste dal collega Bevitori quando ha trattato una serie di temi: quando ha parlato di spinta riformista ho sentito una punta di invidia rispetto quello che stanno facendo ora governo e maggioranza.
Sulla parte delle politiche energetiche consentitemi di riportare anche all’interno dell’Aula elementi di chiarezza. 1) Dispiacciono alcune considerazioni riportate dentro l’Odg dei colleghi di Rf, alcune cose hanno valore, altre sono scritte per puro fine strumentale. Con gli amici di Libera e Rf ho organizzato un incontro, lunedì scorso, in cui ci siamo soffermati circa 2 ore e mezzo, in cui ho offerto elementi utili già prima della conferenza stampa. 2) Sulla questioni di utenze e politiche energetiche: il nostro paese è in totale approvvigionamento dell’esterno, a parte un approvvigionmento energetico privato del 5%. Nell’anno scorso, si è avuto un costo che attestiamo a 100 mln di euro. Indipendentemente dai buoni strumenti finanziari, la nostra azienda deve andare a reperire energia e gas sul mercato libero. Ci siamo approvvigionati, mantenendo tariffe non aggiornate – per ben 13 anni- e siamo corsi ai ripari. Prima con il contratto finanziario- swap- con cui si blocca un prezzo e si va comunque a libero mercato e avviene poi il rimborso. Ma non è sufficiente, se non si mettono in moto politiche di aggiornamento delle tariffe. L’abbiamo fatto da gennaio a giugno, nel frattempo il conflitto ha reso i mercati ancora più schizzofrenici e all’autorità che regola le tariffe sono stati chiesti aggiornameni a dopo giugno e a fine estate. Gli adeguamenti saranno necessari per adottare coperture future.
William Casali, Pdcs
In questo momento lw logiche cambiano e cambia il contesto internazionale. Le Loro Eccellenze hanno indovinato lo spirito con cui affrontare una fase critica, in uno spirto di condivisione in cui non dobbiamo lasciarci andare a strumentalizzazioni per ottenere logiche di consenso. E’ un momento di responsabilità per tutti. Sarà importante il confronto nella stagione delle riforme con tutte le parti sociali, il governo non dovrà mai farlo venire meno, anche nei momenti più difficili. E dobbiamo mantenere alta l’attenzione verso famiglie e soggetti più deboli, mantenendo costante il dialogo e invito tutti quanti a farlo. Dovremo affrontare il problema del caro bollette anche parlando con i cittadini e chiedendo loro un comportamento più virtuoso. Così come dobbiamo spingere verso fonti energetiche alternative e azionando anche logiche imprenditoriali. Produrre energia diventa importantissimo infatti per il nostro Paese. Dobbiamo scoprire un nuovo rapporto dello Stato con i privati, perché la logica di produzione di energia può diventare un’opportnità e lo Stato non deve sempre mettersi in prima persona a dare risposte. Lo sviluppo tecnologico è importante per rendere i passaggi sostenibili. Vi chiedo di spingere sull’agenda digitale, la pianificazione si deve fare coinvolgendo il settore privato, chiedo di riprendere i lavori e andare avanti. Anche Asi in un comunicato recente chiede di fare attenzione sull’agenda digitale.
Carlotta Andruccioli, Dml
Si è conclusa la missione del Fmi con la relazione sul Paese che ha evidenziato due livelli di sfide, uno esterno, relativo alla volatilità dei prezzi delle materie prime e dell’energia, e come Paese possiamo intervenire su questo limitatamente a limitare i danni. Anche io chiedo chiarimenti sulle parole del presidente dell’Azienda sull’approvvigionamento. Noi possiamo intervenire con incentivi e investimenti per l’indipendenza energetica di privati, aziende e Stato. In questo, fondamentale è la collaborazione con il mondo dei privati. Possiamo intervenire su sprechi energetici a partire dagli edifici pubblici, possiamo intervenire sulle bollette. Il populismo è sbagliato, ma dobbiamo ricordare che le esigenze dei cittadini vanno tenute in considerazione. Il livello interno ha a che fare con la debolezza del sistema bancario e il deficit pubblico e dipendono dallo Stato. Stiamo affrontando la stagione delle riforme che devono servire a stabilizzare il deficit ed eliminare le distorsioni. Però non deve essere nostro obiettivo quello di impoverire il sistema e i cittadini e sono preoccupata da questo punto di vista. Aumenta il prezzo dei carburanti, e si vuole intervenire per ridurre il sostegno della Smac. L’inflazione è forte su tutto. Siamo d’accordo, le riforme servono, ma accanto a queste, servono azioni concrete per creare sviluppo, come la digitalizzaione e l’apertura a mercati più ampi. Ho apprezzato l’intervento di Mussoni, molto da ‘Dml’. Dobbiamo agire, ma farlo con lungimiranza. Ci sono tanti progetti sul tavolo, agiamo.
Gerardo Giovagnoli, Npr
L’alto livello del discorso degli Ecc.mi Capitani Reggenti mi sembra di riscontrarlo anche in molti interventi del comma comunicazioni. Nei giorni scorsi sono state portate all’attenzione del Paese le riforme, attese e annunciate, come la riforma delle pensioni, entro breve sarà portata a casa una parte consistente del programma di governo, insieme alle riforme del lavoro e dell’Igr. Non è che conla riforma delle pensioni si possono risolvere decenni di mancate riforme e il problema demografico. Il tempo delle riforme epocali per le pensioni non esiste più. C’è un tasso di cambiamento che chiede alla politica continuità. Si deve poi avere consapevolezza che le situazioni esterne devono essere considerate. Il coraggio c’è e le cose si stanno facendo. Mi piacerebbe però che il governo avesse coraggio anche sulla questione energetica. Il costo dello Stato, 100 milioni di euro, è impressionante, quando pochi anni fa si arrivava a 30 mln di euro. Non si parla di aumentare le bollette per salvare l’Azienda, ma di fare investimenti per evitare che questi costi ci siano. E la strada sono le rinnovabili. In questi mesi c’è la fila per chiedere ai nostri professionisti preventivi per le installazioni di fotovoltaico. Quel 5% di oggi può diventare 10% in due anni e mezzo. La produzione interna di energia deve essere ricoperta anche dallo Stato. Non c’è un impianto di produzione di energia elettrica dello Stato, quando consuma oltre il 10% del totale. Deve investire anche lo Stato.
Matteo Ciacci, Libera
Tutti gli esponenti di maggioranza e di governo oggi sono diventati ‘di lotta’, si appellano al dovere di portare risultati. Ma sono tre anni che governate… ben venga il progetto programmatico di Giovagnoli, detto questo mi vedrei più impegnato a spronare a farle queste iniziative. Il governo nella sostenza ha indebitato il paese e continua a farlo. E questo non è un approccio rassicurante. Sulle bollette: se è vero che abbiamo un contratto a prezzo bloccato sul gas, dovete fare chiarezza perchè continuiamo ad avere un aumento delle bollette per la cittadinanza. Ce lo dovete spiegare. Quindi un aspetto politicamente rilevante- non me ne voglia Sds Pedini Amati- è che quando un Segretario di Stato fa dichiarazioni così dirompenti, o va fino in fondo, oppure fa un passo indietro. Lei ci ha messo una settimana a cambiare idea e chiedere persino scusa. Credo che nel momento in cui attacca il suo collega, il Segretario Canti, e dice che il debito è stato gestito in modo osceno, attaccando il collega Gatti, e alza così tensioni, la coerenze dice che o lei si fa da parte o va fino in fondo, non che ‘la montagna partorisce il topolino’. Faccia il Segretario di Stato al turismo, lei lo fa bene, ma lei fa parte di una squadra e il fallimento di questo governo è anche il suo.
Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Andiamo verso un inverno difficile e non solo per le sfide di San Marino a livello interno e internazionale. Abbiamo problemi che sono tutti nostri. E che solo noi possamo risolvere. E altri problemi su cui non abbiamo incidenza, come il costo delle energie fossili e delle materie prime. Vedo però troppo foga, sento abbiare dall’opposizione sulle riforme, ma noi le stiamo portando avanti, e se queste riforme fossero state portate 10 anni fa, avrebbero avuto un altro tenore. Tante critiche rivolte a questo governo le ritengo utili, altre invece futili e demagogiche. La politica deve essere progetto e lungo respiro. Appoggio le riforme che si stanno portando per mettere in sicureza i conti pubblici, non possiamo fare diversamente. E’ giusto porre correttivi, ma non possono essere da ‘macelleria sociale’. Chiaro che i conti pubblici sono importanti ma la priorità è il benessere delle nostre famiglie. E solo con un progetto di visione si potenzia l’economia.
Andrea Zafferani, Rf
Da mesi stiamo sensibilizzando la maggioranza a farsi carico dei problemi sul carobollette e sull’inflazione. Il problema è l’approvvigionento e a che prezzo, e lo strumento per ridurre l’impatto dei costi sulle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi. Abbiamo tre anni di inerzia sul fronte Icee che non hanno giustificazione, se non la responsabilità politica di non voler concretizzare l’equità sul fronte degli aiuti o, pegggio, la mancanza totale di sensibilità per le persone più deboli. Senza Icee le politiche di equità sono solo un enunciato.
Abbiamo apprezzato da parte del Sds Lonfernini l’invito a un incontro, che però non sostituisce l’avere audizioni ufficiali, ma ci ha consentito di avere qualche informazione. Purtroppo solo 4 giorni dopo è arrivata la conferenza stampa, dopo la quale siamo rimasti più confusi con l’annuncio degli aumenti previsti. Tenendo conto dello Swap firmato, avevamo percepito non fossero necessari aumenti, mentre oggi ci troviamo queste richieste e riteniamo essenziale fare chiarezza. Non solo noi, ma i cittadini devono sapere come funzionano le cose e quali politiche di sostegno il governo intende mettere in campo. E anche quali sono i piani di risparmio dei consumi. Il nostro Odg parte dalla necessità di fare chiarezza. Non vogliamo polemizzare.
Marica Montemaggi, Libera
Oggi con la presenza di tutto il governo in Aula si è voluto dare un messaggio di compattezza e abbiamo avvertito qualche segnale flebile di critica, ma con moderazione, tutto se ne discuterà più avanti, l’importante è rimanere uniti e fare appello alla responsabilità che è la parola d’ordine. Siamo alla fine di questo pomeriggio molto lungo, ho sentito però troppi luoghi comuni da maggioranza e governo. Nessuno mette in dubbio la vostra compattezza e necessità di rimanere dove siete. Avete fatto un pomeriggio da terapia di gruppo, il problema è che ci sono difficoltà imminenti e alla retorica deve seguire un minimo di pratica. La retorica dell’equità non è mai stata presa in considerazione da questo governo e maggioranza. L’Icee non è mai stato preso in considerazione. Sono anni che parliamo di debito pubblico, ma non è stato portato nessun piano in grado di riequilibrare questo scostamento. E cosa gli si dice ai cittadini? Che le bollette comunque sono meno care che in Italia. E invece sul più che raddoppio delle tariffe vedranno inequità totale. Quando lo mettiamo in campo questo ‘sforzo in più’ a cui vi richiamate? La responsabilità è sempre quella dell’opposizione, ma quella del governo non è mai contemplata. Un segretario di Stato che usa la conferenza stampa come sfogatoio, poi presenta dimissioni ma non si dimette, questa è reponsabilità?