“La parola ai giovani”: il Segretario Federico Pedini Amati insieme al Ministro dell’Agricoltura italiano Stefano Patuanelli
Un progetto innovativo, che dal 2017 dona prestigio e importanza a un borgo di poco più di 2000 abitanti nella provincia di Viterbo, al confine tra Umbria e Lazio, arroccato su un’altura che si affaccia sulla Valle del Tevere.
Intrecci, la scuola di Alta Formazione di Sala fondata dalle sorelle Cotarella, è un’accademia per futuri manager della ristorazione, maître e personale di sala. Il programma formativo, composto da soli docenti con ampia esperienza nel settore, pone un’attenzione speciale all’orientamento e all’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro, con percentuali di assunzioni ottenute entro 60 giorni dalla conclusione del percorso di studi al 90%. Una realtà talmente ambiziosa da suscitare l’attenzione di un’istituzione scolastica come l’Università Luiss di Roma e che ha spinto le stesse a dare vita a un Master sul Turismo Sostenibile e Destination Management.
Ieri, a un mese esatto dalla presentazione di questo nuovo corso, si è tenuto nella sede di Castiglione in Teverina il convegno “La Parola ai giovani”, con l’obiettivo di capire quali effettive opportunità di lavoro potranno esserci per i giovani che, dopo la laurea, vorranno investire le proprie competenze e le proprie energie nell’industria del turismo.
Tante le istituzioni presenti, tra cui il Ministro dell’Agricoltura italiano Stefano Patuanelli – collegatosi in video conferenza – il senatore Luca Briziarelli e, in rappresentanza della Repubblica di San Marino, il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati.
In tutti gli interventi si è parlato di quanto bisognerà impegnarsi mettendo in campo idee innovative per la ripartenza dell’industria turistica dopo la frenata imposta dal Covid-19 e soprattutto, della capacità e necessità di fare squadra. A tal proposito il Segretario Pedini Amati ha ricordato nel suo intervento il progetto TTT “Tavolo Turistico Territoriale”, lanciato dalla Repubblica di San Marino insieme a 118 comuni del territorio romagnolo e marchigiano, con il supporto dell’UNWTO e dell’Unione Europea che, proprio quest’anno, ha destinato una cifra a fondo perduto di oltre 100 mila euro per continuare a sviluppare il marchio territoriale da esso scaturito, “The Lovely Places”.
“Il nostro progetto non ha colori politici e unisce realtà molto diverse – ha ricordato Pedini Amati – con un unico intento, cioè quello del fare. Non possiamo fermarci, lo dobbiamo proprio a questi giovani e alle loro aspirazioni, che oggi abbiamo potuto ascoltare tutti”.