Domani Motus Liberi: “Nuove opportunità per le imprese sammarinesi”
La posizione degli industriali sammarinesi è stata espressa in maniera chiara a margine della presentazione della “Relazione sull’andamento delle aziende associate ANIS 2020”, avvenuta in questi giorni e riportante anche i primi indicatori sul 2021 e 2022, con l’appello rivolto alla politica perché venga permesso “al sistema imprenditoriale di operare al meglio: regole certe e certezza del diritto, ma anche, almeno le stesse condizioni di competitività che hanno le imprese degli altri Paesi con cui ci confrontiamo ogni giorno sui mercati”. Non è un caso se proprio in questa direzione vanno gli ultimi interventi della Segreteria Industria, Artigianato e Commercio.
Si è infatti appena conclusa una settimana importante per il comparto imprenditoriale sammarinese: la Commissione Consiliare Finanze ha approvato all’unanimità due progetti di legge promossi dal Segretario di Stato Fabio Righi. Parliamo del testo sulle nuove norme per facilitare e semplificare l’avvio di attività economiche in forma societaria e di quello sui negozi a tempo, meglio noti come “temporary stores”. Si tratta di due risultati significativi, raggiunti in un’unica seduta, che segnano il passo nell’evoluzione del nostro Paese verso un modello economico sempre più competitivo ed efficiente, al netto di ogni polemica o strumentalizzazione in proposito, che a nulla portano se non a ritardare la ripresa e la ripartenza.
Il risultato raggiunto dimostra la bontà e l’efficacia di un metodo di lavoro che intendiamo valorizzare e promuovere in ogni circostanza: la condivisione già nelle fasi iniziali dei progetti con le categorie interessate, gli ordini professionali e le forze politiche, che in questo modo hanno da subito l’opportunità di portare il proprio diretto e concreto contributo. Obiettivo principe è infatti quello di elaborare testi che contemperino e bilancino le esigenze della comunità ed evitino distorsioni in favore di qualcuno a discapito di altri: quando si interviene è necessaria una visione a 360 gradi sulle possibili conseguenze e sull’impatto che si avrà sul comparto interessato.
Lo sguardo poi – quasi superfluo sottolinearlo – è costantemente rivolto all’iniziativa creativa dei giovani e ai nuovi ed innovativi mestieri che stanno prendendo piede anche nel nostro territorio, nuove forme di imprenditorialità a tutti gli effetti: un modo di procedere che quindi sosteniamo fortemente, mirato ad incentivare lo sviluppo economico del Paese e a guidare quest’ultimo, con decisione, verso la ripresa e la crescita. Confidiamo che i due testi vengano quindi presto portati all’esame del Consiglio Grande e Generale, per l’approvazione definitiva e l’entrata in vigore.
Tra l’altro, concentrandosi solo sui dati aggregati del 2020, l’anno del lockdown e dell’inizio della pandemia – si legge nella relazione ANIS -, si nota che i ricavi sono diminuiti di poco meno dell’8% rispetto al 2019 (quando erano invece cresciuti dell’1,65%), ma molto meno rispetto alle previsioni che invece prefiguravano un calo quasi doppio. Una riprova della resilienza del comparto, che è sostenuta anche dai continui investimenti operati da parte delle imprese nel corso degli anni, attestando così l’impegno e la fiducia degli stessi imprenditori verso il sistema. Le nostre aziende necessitano di risposte, misure e interventi concreti e veloci, che la politica attraverso la sua azione deve saper garantire per rispondere ad una globale e complessiva situazione di crisi che, se non gestita adeguatamente, rischia di creare danni irreversibili: noi stiamo facendo la nostra parte perché queste risposte arrivino tempestive e concrete.