Zona ex stazione del trenino, la protesta dei commercianti
C’è un’area commerciale a San Marino Città, dal passato glorioso e dalle grandi possibilità, che dopo anni di agonia ora sta definitivamente per estinguersi.
È la zona dell’ex stazione del trenino. Qui, fino a non molti anni fa, le aziende operative erano circa 40, con un importante numero di posti di lavoro e di imposte versate allo Stato. Poi la situazione è andata via via peggiorando per varie cause, tra cui l’inerzia delle autorità preposte a governare il settore del turismo.
Infine è arrivato il covid a complicare ulteriormente la situazione, qui più che altrove. Questa zona infatti, grazie all’ampio parcheggio, lavora con i pullman, le grandi comitive e i viaggi organizzati dai tour operator. Un tipo di turismo completamente azzerato dalla pandemia (si parla di una sua ripartenza nel 2023). Qui il calo del lavoro e del fatturato è stato molto importante e i ristori stanziati non sono stati assolutamente sufficienti.
In tutto questo oggi sono rimaste una dozzina di attività aperte, ma il calo non si arresterà se non si interviene con decisione.
Quanto sopra lo abbiamo detto, e lo continuiamo a dire, chiaramente alle autorità. Ma ciononostante dobbiamo constatare che si continuano a fare scelte che vanno a penalizzare l’area.
Ci chiediamo, e chiediamo ai responsabili: perché?
Perché la zona dell’ex stazione è lasciata in queste condizioni?
Perché invece che incentivare l’afflusso di visitatori in questa zona si cerca di penalizzarla ulteriormente?
Basta vedere cosa sta accadendo con il trenino su gomma. Finora, in caso di giornata di grande afflusso di auto, il servizio navetta faceva la spola da Murata alla ex stazione (al prezzo di 3 euro a persona). Ora le cose sono cambiate: il trenino si ferma qua davanti ma, invece di farle scendere, carica altre persone portandole su al parcheggio 6 (incassando altri 3 euro a testa).
Una scelta che ha dell’assurdo perché poi lassù il treno fatica a passare e a girarsi dal traffico e dalle auto parcheggiate.
Quindi perché si portano via i turisti dalla zona più penalizzata del centro, anche nei giorni in cui la parte alta è piena?
Perché la politica permette tutto questo?
Quali interessi si muovono dietro?
Noi commercianti e proprietari delle attività commerciali della zona sappiamo bene quali potenzialità ha l’area.
Un’attrazione su tutte da valorizzare è il vecchio treno biancazzurro, che può (e secondo noi deve) tornare in funzione nella tratta da Borgo Maggiore a Città. Non è fantascienza. Ci sono già dei progetti di fattibilità e investitori che ci credono.
Perché non si procede con il progetto?
Noi siamo pronti a fare la nostra parte ma serve la volontà di chi comanda. Per questo chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto ad hoc con le autorità.
Siamo stanchi delle continue promesse. Ora vogliamo risposte.
I commercianti e i proprietari delle attività commerciali della zona dell’ex stazione