Attualità

Giulianelli: “Contro di me la macchina del fango”

Stefano Giulianelli interviene in merito alla notizia di un decreto penale emesso a suo carico dal tribunale.

Cari amici,
come volevasi dimostrare, un fatto privato che doveva rimanere tale, viene sbattuto in prima pagina su alcuni giornali per screditare la mia persona e l’avversario politico con la macchina del fango.
Siccome ho letto tante falsità in questi giorni, non pubblicherò la sentenza ma mi limiterò a ricostruire i fatti del procedimento penale aperto a mio carico.
Nel 2015 ho acquistato una casa allo stato grezzo a Borgo Maggiore per trasferirmi con mia moglie. Chiedo un mutuo in banca e, anche grazie ai risparmi messi da parte da anni, procedo con la ristrutturazione.
Appena mi trasferisco, comincia l’odissea con un mio vicino di casa. Evito, per correttezza, di fare nomi e cognomi.
Finita la ristrutturazione, approfitto della Legge n.94/2017 per sanare lo stato di fatto dell’immobile che presentava già prima del mio acquisto diverse difformità rispetto al progetto depositato. Difformità derivanti dal costruttore che comunque procedo a sanare io pagando tutti gli oneri di concessione, le imposte e le sanzioni del caso.
Nel 2019 faccio alcuni interventi di manutenzione esterna all’immobile a causa di un principio di infiltrazione da umidità. Procedo pertanto ad eseguire una parziale ripavimentazione interna ed esterna del piano seminterrato.
Il mio vicino (che è anche un attento osservatore), fotografa alcuni operai intenti a lavorare all’esterno della mia abitazione e, dopo aver ficcato il naso nelle mie pratiche edilizie all’Ufficio del Catasto, in spregio alle norme vigenti, giunge alla conclusione che, con la pratica di sanatoria straordinaria avessi sanato anche queste opere di manutenzione esterna, eseguite dopo l’entrata in vigore della Legge n. 94/2017.
In realtà tali opere sono oggetto di distinta pratica edilizia.
Con questa convinzione mi denuncia per falsità della pratica di sanatoria straordinaria presentata dal mio geometra e da me sottoscritta.
Questi, in estrema sintesi, i fatti che sottendono la mia condanna penale che al momento mi vede costretto a pagare una multa di 300 Euro.
Potrei pagare la multa e chiuderla qua, evitando tanto stress e spese legali. Preferisco invece che la verità emerga e venga fatta giustizia, come ho sempre fatto.
Vergogna a chi ha denunciato questi fatti privati e molesta la mia famiglia da anni, vergogna a chi passa certi documenti ai giornali, vergogna a chi pubblica e strumentalizza politicamente questi fatti.
Fatti, purtroppo, che rispecchiano nitidamente uno spaccato della società sammarinese in cui viviamo: invidia, cattiveria, opportunismo, prevaricazione, arroganza e falsità da tante persone.
Qualcuno cerca di intimorirmi con questi continui attacchi mediatici: io certamente non mi arrendo e come per altri “guai giudiziari” che mi vedono coinvolto per aver denunciato scomode verità in ambito professionale (CIS, BNS e BCSM…), vado avanti a testa alta!
Ringrazio vivamente di cuore tutti coloro che mi hanno contattato in questi due giorni per esprimere la propria solidarietà e vicinanza. Grazie vivamente a tutti!

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