Dalla Cdls proposte concrete per combattere la disparità
Nove proposte per migliorare la condizione femminile nel mondo lavorativo e famigliare e una nuova legge antiviolenza. Questo il punto cardine del documento “Parità e diritti oltre la pandemia” che la Confederazione Democratica ha presentato stamattina ai Capitani Reggenti.
“La parità di genere – ha sottolineato durante l’udienza reggenziale Milena Frulli, portavoce del Gruppo Donne delle Federazioni CDLS – non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per dare impulso all’economia”
L’accento è stato posto sullo stato di fragilità dell’occupazione femminile a San Marino, che questi mesi di Pandemia hanno aggravato. “I numeri più preoccupanti – spiega Milena Frulli – sono legati alla riduzione di personale nei settori dei servizi, alberghi bar, ristoranti, tour-operator. E la fascia di età maggiormente colpita è quella delle over 40. Le donne poi non si distribuiscono in maniera uniforme nei settori lavorativi, ma si concentrano in prevalenza in poche occupazioni, legate in particolar modo agli stereotipi sociali domestici e di cura: insegnanti, segretarie, impiegate, parrucchiere, infermiere, commesse, collaboratrice domestica. Attività che, spesso, non sono adeguatamente retribuite e con contratti a tempo determinato o part-time”.
Nove le proposte illustrate ai Capi di Stato, “affinché l’8 marzo non sia solo un giorno di celebrazioni, ma sia lo stimolo per occuparci della condizione femminile anche tutti gli altri giorni dell’anno”, si legge nel documento del Gruppo Donne CDLS.
Si va dall’estensione dei congedi parentali anche ai papà, per condividere la responsabilità educativa dei figli, al reddito minimo di genitorialità per uno dei genitori che decida di accedere al part-time per curare i figli, passando per l’opzione donna nella riforma delle pensioni, introducendo incentivi legati al numero dei figli e al lavoro di cura nell’ambito famigliare, e la possibilità di permessi per assentarsi dal lavoro per gravi motivi famigliari.
Per chi ha perso il posto di lavoro dopo i 45 anni e ha finito tutti gli ammortizzatori, c’è la proposta dell’incentivo rosa: un sostegno economico finalizzato alla partecipazione a corsi di riqualificazione e al reinserimento nel mondo del lavoro.
Sul fronte culturale l’obiettivo è quello di organizzate momenti formativi nella scuola per abbattere gli stereotipi di genere, mentre per contrastare la violenza nei luoghi di lavoro prevedere corsi di formazione obbligatoria per tutti i lavoratori. E con Over 65 c’è infine la richiesta di realizzare “Una Repubblica a misura di anziano” promuovendo una mappa di servizi sul territorio diretti a sostenere e valorizzare la qualità della vita del popolo della terza età.
L’udienza si è chiusa con un invito diretto a Congresso di Stato e Consiglio Grande e Generale di ratificare e tradurre in legge la Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro (la numero 190 del giugno 2019), che prevede strumenti di tutela, denuncia e prevenzione e amplia le fattispecie previste dall’attuale legislazione sammarinese.
Invito subito raccolto dal Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, presente all’udienza reggenziale insieme al Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta.
“Lodevole iniziativa – ha dichiarato il Segretario Lonfernini – quella della CDLS e in particolare del suo gruppo donne. Le proposte avanzate nel documento saranno prese in seria considerazione in riferimento all’attività normativa già in corso. Metteremo inoltre in campo con celerità l’iniziativa di adottare in Consiglio Grande e Generale la convenzione n. 190 del giugno 2019 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sull’eliminazione della violenza e delle molestie nei luoghi di lavoro di cui sia io che il collega alla Sanità ci faremo parte attiva unitamente al lavoro che svolge costantemente la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri sulla ratifica delle convenzioni internazionali”.
Nel ringraziare la CDLS per il documento presentato, anche il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta ha sottolineato che “la pandemia ha colpito in maniera importante le donne e le persone più fragili, le categorie che hanno bisogno di maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Come Segreteria alla Sanità, abbiamo già messo in atto alcune misure per tutelarle, molte altre ce ne sono da sperimentare. Faremo tutto quanto è in nostro potere per intervenire e garantire continuità e serenità nel mondo del lavoro e della famiglia”.