Ponte Verucchio: le perplessità sulla sistemazione del vecchio ponte
Sono partiti stamani i i primi lavori di valutazione dell’intervento principale in emergenza per la riduzione della pressione dalla spalla del ponte Verucchio. «Stanno lavorando quattro ditte diverse che si occupano dell’emergenza, del monitoraggio e dei sondaggi per impostare interventi strutturali», annuncia Santi, «da prime valutazioni della mattina avremo un piano dettagliato di intervento sulla spalla già da metà della prossima settimana. Oggi ho incontrato le associazioni di consumatori, alle quali ho spiegato tutta la situazione: abbiamo concordato l’attivazione di un tavolo tecnico con le categorie per valutare tema contributi economici alle imprese: sarà coordinato da Alberto Rossini, al quale è possibile fare riferimento fin da ora. Infine abbiamo inoltre predisposto una relazione che sarà inviata al Governo per chiedere un apposito finanziamento con cui affrontare i lavori necessari, previo contatti con la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli in modo condiviso e coordinato con l’assessore regionale alla difesa del suolo Paolo Gazzolo».
Anche l’UMC, Ufficio Mobile Consumatori, ha presenziato all’incontro col presidente della provincia Riziero Santi dedicato alla situazione del ponte sul Marecchia a Verucchio (vedi notizia). Tra le proposte avanzate dal presidente dell’associazione Alessandro Ceriani c’è quella di istituire una “Commissione d’Inchiesta , per accertare e sanzionare eventuali ritardi e responsabilità di mancato intervento e manutenzione in quanto nel Contratto di Fiume Marecchia redatto nel 2014-2015 e depositato nel 2016 già c’erano indicazioni precise sulle “criticità” del nodo idraulico tra Ponte S. Maria Maddalena e Ponte Verucchio.” Inoltre l’UMC ha chiesto di “avviare la progettazione di un attraversamento ciclo-pedonale sul fiume Marecchia“.
Ceriani ha poi avanzato perplessità “sulla scelta di mettere mano ad un ponte che ha più di 50 anni (il tempo limite di garanzia/durabilità per una infrastruttura stradale non supera i 100anni) al costo di 6-5 milioni di Euro quando, un ponte nuovo e
soprattutto con tecnologie costruttive avanzate e antisismiche potrebbe costare cifre non superiori ai 10 milioni di Euro“. Secondo il presidente dell’UMC inoltre “qualunque progettualità di messa in sicurezza del “vecchio” potrebbe andare incontro a “imprevisti” che ne allungherebbero i tempi e soprattutto i costi” e quindi non andrebbe escluso a priori un ponte Bailey.
Fonte www.NewsRimini.it