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Comunicato stampa Associazione Camera Penale della Repubblica di San Marino

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La Camera Penale della Repubblica di San Marino

ritiene

che la recente sentenza del Collegio Garante del 20 novembre 2019 confermi ancora una volta  la necessità ormai improcrastinabile del nuovo Codice di Procedura Penale che non può prescindere da una modifica anche dell’Ordinamento Giudiziario.

Dalla pronuncia emergono dubbi sui profili di applicazione dell’istituto della prescrizione processuale, baluardo importante al fine della speditezza dei processi anche se  non è noto ad oggi se sia stata applicata la procedura sanzionatoria per quei magistrati inquirenti i cui processi sono stati dichiarati prescritti.

Peraltro il provvedimento contiene un principio di fatto negato dalla giurisprudenza, concernente l’inutilizzabilità degli atti assunti dopo la maturazione del termine per l’istruttoria che per essere concretamente attuato prelude necessariamente ad una modifica di sistema e di riforma della disciplina dell’assunzione della prova e del fascicolo processuale.

Permane grande incertezza applicativa  nel periodo intercorrente la riforma e l’entrata in vigore di un nuovo Codice,  con il rischio che la pratica derivante dall’applicazione della normativa di risulta possa contrastare  con i principi espressi dalla CEDU in tema di giusto processo.

La Camera Penale intende ribadire la propria disponibilità al tavolo di confronto che le forze politiche intenderanno instaurare sul tema, sia riguardo all’agognato Codice, per il quale erano già state indicate anni or sono linee di principio , mai oggetto di esame,  sia riguardo alle eventuali norme transitorie che si intenderanno emettere nel contempo, anche in esecuzione della sentenza del Collegio Garante, che devono comunque rispettare i principi e le garanzie del giusto processo.

San Marino, 27 novembre 2019

Il Consiglio Direttivo

dell’Associazione Camera Penale della Repubblica di San Marino