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CSU: Si fermi al più presto l’attacco militare al popolo curdo!

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RSM 15 dicembre 2019 – CSdL e CDLS esprimono profondo sdegno e preoccupazione per l’aggressione dell’esercito turco ai danni della popolazione curda nel nord della Siria. Una guerra ancor più grave considerando che la Siria è un paese già devastato da una lunga guerra, che ha provocato oltre 250.000 vittime in gran parte civili.

È davvero incredibile che si attacchi una popolazione, i curdi, il cui esercito ha combattuto duramente in prima linea in Siria per respingere l’offensiva del sedicente stato islamico dell’ISIS.

La decisione del Presidente della Turchia Erdogan di attaccare di nuovo la Siria per annientare il popolo curdo, ha beneficiato del sostanziale via libera delle autorità americane, che dopo una lunga collaborazione militare e strategica con i curdi che ha portato alla sconfitta dei fondamentalisti islamici, hanno così voltato le spalle a questo fiero e martoriato popolo.

Di fronte a questa aggressione militare spicca l’imbarazzante silenzio dell’Europa, presumibilmente per effetto dell’accordo con la Turchia per il mantenimento dei campi profughi degli esuli siriani. Questa nuova guerra rischia peraltro di innescare una nuova e drammatica emergenza umanitaria provocando nuove ondate di profughi dalla Siria.

A nome dei lavoratori e dei pensionati sammarinesi, CSdL e CDLS esprimono la necessità di fermare il bagno di sangue che si sta perpetrando con la perdita di tante vite umane e con anche il rischio di destabilizzare irrimediabilmente un’area di fortissime tensioni. Pertanto, le Confederazioni sammarinesi fanno anch’esse appello alla comunità internazionale perché si fermi immediatamente l’aggressione militare e si apra una fase diplomatica per ripristinare i diritti del popolo curdo e ricercare una  soluzione ai problemi tuttora aperti nella regione.

CSdL e CDLS fanno proprie altresì le posizioni espresse dalla Confederazione Europea dei Sindacati nella lettera inviata alle istituzioni europee, e fanno appello alle stesse istituzioni sammarinesi affinché nelle sedi internazionali in cui San Marino è presente, in primis l’ONU, si adoperino per far sì che venga attivata una forte iniziativa per fermare l’attacco militare contro popolo curdo in Siria e sia garantito il rispetto dei diritti umani.

Se le trattative diplomatiche non dovessero bastare, occorre da parte delle Nazioni Unite un intervento di interposizione sul territorio siriano che offra la necessaria protezione alle popolazioni curde aggredite e bombardate dall’esercito turco.

CSdL e CDLS esprimono tutta la loro solidarietà al popolo curdo, per il quale chiedono la cessazione immediata dell’invasione militare e il rispetto di tutti i diritti fondamentali.

 CSU

 

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