Era fuggito dal carcere di San Marino il 19 agosto scorso, insieme ad un cinquantenne calabrese, dopo aver aggredito e malmenato le guardie di sicurezza. Albano Ahmetovic, nomade bosniaco di 32 anni, tornerà in cella sul Titano per scontare la pena già inflitta e rispondere dei reati commessi durante l’evasione.
Il Ministero della Giustizia italiano ha inviato, nei giorni scorsi, per il tramite del canale Interpol, il decreto emesso in data 06/06/2019 con il quale è stata concessa l’estradizione richiesta dal Governo sammarinese, in relazione al mandato di arresto emesso nel 2015 per i reati di furto aggravato commessi in Repubblica e del mandato di arresto emesso nel 2018 per i reati di evasione aggravata, danneggiamento e lesioni commessi a San Marino durante la detenzione, “considerato che i reati per i quali l’estradizione è richiesta sono compresi tra quelli per i quali la Convenzione europea firmata a Parigi nel 1957, ed essendo divenuta definitiva la sentenza emessa dal tribunale di San marino in data 15.03.2019”, è stata accolta.
L’uomo, dopo la fuga, si era rifugiato in provincia di Rovigo, nell’abitazione della sua convivente. Intercettato dai carabinieri a bordo di un’auto rubata, è stato nuovamente arrestato il 27 settembre. Delle sue ricerche si era interessata anche l’Interpol.
La consegna alle autorità sammarinesi è temporaneamente sospesa, in attesa dell’espiazione da parte del ricercato delle pene inflitte allo stesso dalla Procura di Rimini.
La Segretaria di Stato Affari Esteri e Giustizia, ampiamente soddisfatta dall’esito della pronuncia delle autorità italiane, ringrazia tutte le forze dell’ordine, le autorità e gli enti coinvolti per la fattiva e preziosa collaborazione nella soluzione di una vicenda che ha coinvolto la nostra Repubblica.
Ufficio Stampa Esteri |