Attualità

1° Maggio: lavoro, diritti e stato sociale

Come ogni anno, in tutto il mondo si festeggia il primo maggio, per ricordare le battaglie operaie di fine Ottocento per la riduzione della giornata lavorativa.

Negli anni successivi il movimento operaio ha conseguito ulteriori ed importanti risultati anche sul versante dei diritti, ma il 1° Maggio viene ancora celebrato quale “Festa dei lavoratori”.

Da tempo è, però, in corso un tentativo di ridefinizione del 1° Maggio quale “Festa del lavoro”, che è sicuramente una definizione più inclusiva anche di quella parte della società che un lavoro non riesce a trovarlo.

L’Unione Sammarinese dei Lavoratori si riconosce senz’altro in questa seconda definizione del 1° Maggio che sancisce l’impegno anche, e soprattutto, del movimento sindacale nel favorire l’espansione dell’occupazione sia in termini numerici che qualitativi.

La “ricetta” per l’Unione Sammarinese dei Lavoratori è il superamento della scissione tra datori di lavoro e lavoratori; la ricerca, pertanto, di un’organizzazione del lavoro sempre più inclusiva e responsabilizzante, tesa ad utilizzare, valorizzare e premiare le competenze.

E ciò ove si consideri nella realtà sammarinese l’avvenuto passaggio da quella che è stata un’occupazione prevalentemente rurale alla sempre maggiore espansione dei lavoratori nei servizi, all’interno dell’inarrestabile affermazione di un modello sociale del tutto nuovo, centrato sulla produzione di beni immateriali: informazioni, servizi, valori.

A questo si aggiunga il problema delle pensioni dovuto alla senescenza con un forte aumento degli anziani, e la loro fuoriuscita dal mercato del lavoro senza che il turn over possa “coprire” adeguatamente i versamenti contributivi necessari vista l’assenza di sufficienti lavoratori occupati.

Per l’Unione Sammarinese dei Lavoratori è ineludibile un nuovo patto per il lavoro che eviti la marginalizzazione di anziani possessori di un prezioso know-how, che il mondo del lavoro vuole espellere invece di valorizzare.

Ma il sindacato deve fare di più anche a favore di chi è alla ricerca di occupazione, e l’USL conferma il proprio impegno nell’incalzare le forze politiche per dotare il Paese di una cornice normativa che favorisca le imprese, attragga capitali, valorizzi le risorse umane e le potenzialità di chi offre la propria prestazione lavorativa e apra nuove opportunità di lavoro.

Il richiamo, perciò, ad un primo maggio “sammarinese” finalizzato alla riconciliazione ed al rilancio del Paese con la consapevolezza che solo così si creeranno occasioni che consentiranno momenti di coesione e sicuro rilancio.

L’Unione Sammarinese dei Lavoratori

San Marino 29 Aprile 2019

 

 

Giochi del Titano