Sul Polo della Moda occorre essere responsabili e costruttivi
Le reazioni suscitate dalla temporanea sospensione dei lavori nel cantiere “The Market” – il cosiddetto Polo della Moda – meritano alcune considerazioni.
In premessa va chiarito che l’investitore che ha promosso l’iniziativa imprenditoriale aveva scelto “Banca Cis” come banca nella quale depositare le ingenti somme di denaro necessarie all’avanzamento lavori: è quindi facile comprendere che il blocco dei pagamenti, al quale l’istituto di credito è attualmente sottoposto, abbia avuto inevitabili ripercussioni sulla possibilità di proseguire senza intoppi o rallentamenti i lavori.
Il fatto che lo stesso Maurizio Borletti, che rappresenta il principale investitore, nei giorni scorsi abbia ribadito ai microfoni dell’emittente di Stato che “l’impegno in The Market resta forte” è certamente una nota positiva pur all’interno di una battuta di arresto che certamente non ci voleva.
Siamo assolutamente certi che tutte le parti, ciascuna nel suo ruolo, ivi compreso il Governo stiano facendo il possibile per superare questo stallo e rendere quindi possibile la ripresa dei lavori nel più breve tempo possibile.
Il progetto imprenditoriale che sta dietro a all’investimento “The Market” è sicuramente un progetto serio promosso da investitori seri e che avrà – anzi che sta già avendo – notevoli ricadute positive sul nostro tessuto economico e sulle possibilità occupazionali dei nostri concittadini.
È lecito che ciascuno, come è stato in passato, abbia le sue idee in merito; allo stesso tempo, è bene ricordare che sull’intero progetto si è espressa nel 2016 tutta la cittadinanza mediante un referendum popolare che ha confermato la bontà e l’adeguatezza dell’investimento per la nostra realtà.
Quello che non è accettabile sono le menzogne diffuse ad arte anche da rappresentanti delle Istituzioni che insinuano nella cittadinanza dubbi che non hanno ragione di esistere.
Nessun fondo statale è stato utilizzato o sarà utilizzato per la realizzazione dell’opera. I soldi fino ad ora impiegati provengono interamente dagli investitori i quali per il momento non hanno nemmeno sfruttato la possibilità di accedere al credito agevolato, possibilità che le nostre stesse leggi gli mettono a disposizione.
Siamo certi che tutti i concittadini, indipendentemente dal loro orientamento politico o dal loro legittimo giudizio sull’attuale Governo, comprendano fino in fondo l’importanza che questo investimento riveste per un Paese delle dimensioni della Repubblica di San Marino in una fase delicata come quella che stiamo attraversando. Auspichiamo quindi, da parte di tutti, atteggiamenti responsabili che vadano in primo luogo indirizzati al superiore interesse della Repubblica.
cs