Martin Hutchinson e il suo cane Starsky faranno tappa a San Marino
San Marino. Martin Hutchinson, ex vigile del fuoco in pensione di Manchester ed il suo cane Starsky, sono impegnati in una missione iniziata ormai tredici anni fa: girare il mondo in bicicletta, mapparlo in base al numero di rifiuti incontrati e raccolti, cercando di sensibilizzare le persone e soprattutto i più giovani sulla necessità di tutelare l’ambiente. Ad accompagnarlo nella sua avventura il cane Starsky, trovato da cucciolo abbandonato in un canale in Portogallo. Insieme, su una sorta di bicicletta, una Recumbent Trcycle, girano il mondo inseparabili, con tanto di bandiera del Regno Unito e la scritta Starsky & Hutch. Ad ogni fermata Martin porta avanti il suo obiettivo di mostrare agli studenti delle scuole i rifiuti che l’essere umano getta sul pianeta.
“In questi anni – racconta Martin – ho visitato più di seicento tra scuole e università per parlare di ambiente e provare a fare capire, anche a seguito della mia esperienza e della mia osservazione, i danni che gli arrechiamo ogni giorno. Cercando di mettere a contatto i ragazzi con la realtà, mostrando loro i rifiuti che ho raccolto, in poche ore, nelle loro città. Provando a fare loro capire come, invece, possiamo entrare in contatto con il pianeta”.
Il Comitato per la sostenibilità a San Marino, colpito dalla loro bella storia, ha deciso di invitare Starsky e Hutch a visitarci e, nei prossimi giorni Starsky e Hutch faranno tappa nella nostra Repubblica. Visto che si spostano in bicicletta, non è possibile prevedere con certezza i giorni in cui vi passeranno a San Marino.
“Salirò a San Marino per provare, se possibile, a parlare con le scuole, – spiega – anche se nella vicina Italia ho capito che non è semplice entrare in contatto con gli istituti, poi proseguirò verso nord. Ma fermandomi spesso, per fare video che mostrano alle persone quanto i comportamenti sbagliati portino inquinamento e rifiuti ovunque. Come sulla costa adriatica, dove ieri ho raccolto quasi cento bastoncini di plastica, ma la spiaggia ne era pienissima”. Video che è possibile trovare sulla pagina YouTube di Martin.
Ma come è nata l’idea di questo viaggio? “Nessun evento specifico – racconta – solo una serie di piccoli momenti della vita che mi hanno portato qua: ho sentito il desiderio di difendere il pianeta. Lui ci dà tutto, vita, cibo, acqua, ragioni per vivere: più lo guardo, più lo trovo incredibile. E noi non facciamo altro che distruggerlo, in un atto che a me appare criminale: siamo così egoisti, quando invece dovremmo essere più rispettosi e grati”.
La speranza, insomma, è affidata alle nuove generazioni. Ma serve un’inversione di tendenza perché, spiega Martin “abbiamo creato una generazione pigra. La tecnologia ci rende senza creatività, senza immaginazione: è un problema anche per l’ambiente, soprattutto con la nuova generazione”. “Spero di continuare a pedalare fino al 2030, il mio obiettivo è arrivare in Australia!”.
E’ possibile seguire il viaggio di Martin sulla sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/martin.hutchinson.94