Attualità

Diocesi: migliaia di pellegrini per la camminata del risveglio

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Un’antichissima tradizione ripresa da un gruppo di laici, riuniti in Compagnia, attualizzata e sempre più capace di richiamare all’Eremo del Faggio di Carpegna (comune di Montecopiolo) centinaia e centinaia di persone da luoghi diversi.
È la “Camminata del Risveglio”, in programma alla prima domenica dopo il 15 agosto di ogni anno (solennità dell’Assunta), per “rinnovare” il miracolo della Madonna del Faggio, e “inserirlo” nella realtà quotidiana.
La “Camminata del Risveglio” è legata alla tradizione dell’eremo del Faggio, eretto nel XII sec. sul luogo in cui la Madonna è apparsa a soccorrere dei pastorelli in difficoltà e dove venne rinvenuta un’immagine di Maria appesa a un faggio. Trasportata in paese, l’immagine ricomparve ai piedi dello stesso albero. Il prodigio venne interpretalo come la richiesta di edificare un Santuario, dedicato appunto alla Vergine del Faggio.
Ai 1.415 mt del massiccio di Carpegna è fissato il “traguardo” nella giornata di domenica 19 agosto del pellegrinaggio indetto dalla Compagnia del Risveglio. Per “pregare, meditare e, con l’entusiasmo di Maria, ascoltare, raccontare quello che Dio ha fatto nel creato, nella storia della Chiesa, nei propri paesi e nella propria vita” spiegano gli organizzatori.
Anno dopo anno, la Camminata richiama sempre più pellegrini, alcuni capaci di ore e ore a piedi e in preghiera.
Quest’anno è record: i pellegrini sono partiti infatti da ben 45 punti diversi, da due regioni (Emilia-Romagna e Marche) e uno Stato (San Marino). Un fiume di gente che ha ricominciato a scendere quasi 30 anni fa, che pian piano sta diventando un fiume in piena di esperienze.
La Diocesi di San Marino-Montefeltro ha “adottato” il pellegrinaggio come priorità. Il Vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi, ha inviato una lettera a parrocchie, fedeli e associazioni per invitare al gesto. “La Camminata del Risveglio è una tradizione assodata, ma sogno sia per tutti come la prima volta – ha scritto il Vescovo – Tengo tanto a questa iniziativa. Vorrei che tutte le realtà della Diocesi vivessero questo momento forte di unità”.
Ogni anno il Vescovo indice un motivo di preghiera. Per l’edizione 2018 del pellegrinaggio, mons. Turazzi ha proposto “una grande preghiera per i giovani. La «febbre», cioè la passione e il calore dei giovani, conserva il resto del mondo ad una «temperatura» normale!”.
Lo stesso Vescovo Turazzi si è messo in marcia, compiendo il pellegrinaggio fino ad accogliere tutti i pellegrini ai Prati della Madonna alle ore 9 di stamane per una parola di incoraggiamento, la celebrazione della S. Messa e la processione con la Vergine del Faggio.
Alcuni luoghi e orari di partenza. A Rimini, la partenza era fissata sabato 18 agosto alle ore 7,00 dal santuario di via Santa Chiara. A Corpolò alle 10,30. A San Marino Città alle 23,00, a Serravalle alle 22,30.
A Pennabilli l’appuntamento era alle 4.30 al Monastero della Rupe con le suore Agostiniane.
Ogni gruppo ha camminato dietro ad una Croce apposta su un’asta e realizzata a mano.
Un’altra asta recava un’immagine della Madonna venerata nel luogo da cui si è partiti. Su una terza asta è sistemato lo stemma del comune di appartenenza. Il pellegrinaggio è iniziato con la preghiera tra l’orario del ritrovo e quello della partenza. Poi seguendo il libretto della camminata, preparato quest’anno dalle Monache di Pietrarubbia, ogni percorso è stato intervallata da 5 tappe di preghiera.
Si cammina assieme a pellegrini di altri “campanili”, trasformando le scomodità in un sacrificio di unità e di benedizione perché le diversità in comunione sono il frutto più bello dell’obbedienza di Gesù fino alla morte di croce. E quando viene donato questo spettacolo di unità appare la resurrezione, la bellezza operante di Dio che da tanta gioia agli uomini. Ammalati, anziani o chi non ha tempo, possono unirsi alla preghiera dei pellegrini in partenza e raggiungere il Santuario in macchina.

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