Re Nero: condannati in primo grado Ercolani e Tabarrini
Al Tribunale di Forlì oggi la sentenza del Processo “Re Nero”. Le condanne più pesanti – 8 anni e 10 mesi – per l’ex presidente e l’ex direttore di Asset Banca Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini. Erano accusati di riciclaggio internazionale. Assolto il commercialista Stefano Venturini.
Alle 16 e 05, nell’aula della Corte D’Assise, l’inizio della lettura della sentenza di primo grado del processo Re Nero a 10 anni e 3 mesi dai clamorosi arresti, in custodia cautelare, ordinati dalla Procura di Forlì. Le condanne più pesanti, decise dal Giudice Massimo De Paoli – in composizione collegiale – per l’ex presidente di Asset Banca Stefano Ercolani e l’ex direttore Barbara Tabarrini.
Per entrambi, una condanna – praticamente identica – ad 8 anni e 10 mesi di reclusione oltre alla multa di 6.600 euro e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Caduta l’accusa di associazione a delinquere.
Assolto, invece, il commercialista sammarinese Stefano Venturini. La corte ha infatti deciso di non doversi procedere per alcuni capi di imputazione in quanto estinti per prescrizione. Per altri capi di imputazione è stata decisa la formula “perchè il fatto non sussiste” oppure “per non aver commesso il fatto”.
Assolti anche Morris Celli, Andrea Ercolani, Tonino Castellani, Maria Pia Tura, Stefano Galvani e Libero Montesi. Si tratta di ex bancari o professionisti membri degli organi sociali di Asset Banca o della Banca di Credito e Risparmio della Romagna.
Tornando alle condanne: sei anni e due mesi per Valerio Abbondanza e Corrado Albini. Sei anni per Vincenzo Dell’Aquila, tre anni e quattro mesi per Cristian Cicchetti, due anni e 4 mesi per Daniele Santarosa, due anni per Alessandro Cervesato. I principali imputati condannati, a vario titolo, dovranno risarcire in separata sede l’Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, subentrata alla Banca di Credito e Risparmio della Romagna.
Asset Banca è stata inoltre condannata alla sanzione di 420mila euro ed è stata inoltre disposta la confisca di 300mila euro, già sotto sequestro. Scontato, da parte di Ercolani, Tabarrini e gli altri condannati, il ricorso in appello. (Fonte: San Marino RTV)