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Celebrati i 20 anni della ceramica “Il Libeccio”

San Marino. Si sono celebrati quest’oggi i 20 anni di attività del laboratorio di ceramica “Il Libeccio” che ha preso avvio da un progetto del compianto dottor Salvatore Naccarato, (allora Direttore del Servizio Neuropsichiatrico) che prevedeva la realizzazione di una struttura semiresidenziale capace di accogliere persone con difficoltà psicosociali per reintegrarle nel territorio, attraverso l’attività lavorativa.

Alla cerimonia erano presenti il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, il Capitano di Castello di Fiorentino Daniela Giannoni, il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dell’Istituto Sicurezza Sociale Andrea Gualtieri e Maurizia Rolli e diversi ospiti, autorità, personale sanitario, utenti e cittadini.

Il fine della Ceramica “Il Libeccio” è quello di rafforzare lo sviluppo delle capacità sociali e lavorative dell’utente mediante l’occupazione in un laboratorio protetto, all’interno di un contesto che possiede le stesse caratteristiche di un normale posto di lavoro, per poi trasferire le abilità acquisite o valorizzate nel tessuto lavorativo sul territorio.

Gli utenti del servizio di Salute Mentale che afferiscono al laboratorio “Il Libeccio”, seguono un progetto personalizzato che pone al centro l’individuo stesso con l’obiettivo di recuperare le qualità personali e aumentare le autonomie per un miglioramento delle condizioni di vita.

La struttura di Fiorentino si configura come un laboratorio artigianale che produce prodotti in ceramica realizzati interamente a mano in tutti i suoi passaggi, dalla progettazione, alla produzione del grezzo alla smaltatura, pittura e decorazione.

La produzione realizzata – in particolare vasi dipinti a mano, ceramica turistica o personalizzata, articoli da regalo, piatti, anfore, tazze, lampade, ecc… – è venduta nei punti vendita a Fiorentino (dove ha sede la struttura), a Borgo Maggiore, nell’atrio dell’Ospedale e ai negozi turistici di San Marino.

Sono stati circa 60 gli utenti inseriti dal 1997 ad oggi nella struttura, che al termine del percorso svolto, sono state dimesse avendo raggiunto gli obiettivi per poter condurre una vita autonoma mantenendo un lavoro presso agenzie o esercizi privati o del settore pubblico.

Queste attività nel tempo hanno dimostrato che gli utenti che hanno seguito il percorso riabilitativo all’interno del Libeccio, oltre ad avere acquisito una professionalità specifica, hanno raggiunto un equilibrio che ha permesso di evitare ricoveri o condotte devianti. I ragazzi oggi inseriti svolgono regolare attività occupazionale e vivono autonomamente con le proprie famiglie.