Giornata per i diritti delle donne e la pace mondiale
La Segreteria di Stato per gli Affari Interni con delega alla Pace nella Giornata per i diritti delle donne e per la pace mondiale intende ricordare l’importanza di coloro che sono impegnati nell’affermazione dei diritti delle donne che in una società moderna sono spesso in discussione. La sensazione, leggendo le notizie, è che si stia vivendo un nuovo Medio Evo dove i diritti, le pari opportunità e l’affermazione della diversità come risorsa, sono messe in discussione e in secondo piano rispetto al populismo, agli egoismi individuali e di Stato e alla diffidenza, o peggio, verso chi è diverso.
La cronaca quotidiana è ricolma di notizie tragiche che una normale mente umana non può che condannare; purtroppo il quotidiano agire è pervaso da un pensiero dominante improntato a scarso rispetto per gli altri ed al senso di prevaricazione o di difesa da ciò che ci appare estraneo alla routine.
L’impegno di ogni politico e di ogni cittadino, che si voglia definire civile, deve essere di tolleranza zero verso abomini come il femminicidio o la prevaricazione delle pari opportunità. Non bastano i momenti di analisi e le commemorazioni a posteriori (spesso purtroppo postumi); è nell’agire quotidiano che deve penetrare il concetto di uguaglianza nelle differenze. Non bastano le espressioni di rammarico o gli auspici. Dobbiamo insegnare, senza sconti, che le donne non sono “qualcuno” da difendere semplicemente perché più deboli, ma parte dell’umanità ugualmente al genere maschile, senza differenze nei diritti e nei doveri. Non ci sono leggi che possano imporre questo principio: deve esserci un continuo educare i nostri figli, maschi e femmine, a questi principi.
Di seguito alcuni concetti espressi in poche righe e scritti di getto da alcune donne, persone comuni e quindi straordinariamente importanti nei loro ruoli e nel loro essere persone:
“Molte volte per una giovane donna, una mamma, il mondo del lavoro è molto difficile spesso quasi ostico.
Frequentemente si parla delle donne solo come soggetto da tutelare e non come figura determinante dello sviluppo economico di questa società. Spesso le donne sono ancora vittime di discriminazioni lavorative e di ruolo; questo porta ad una difficoltà quotidiana anche nel conquistarsi posizioni di rilievo.
Oggi abbiamo giovani donne sempre più ambiziose, determinate e culturalmente preparate, per poter dimostrare, una volta per tutte, che la vera forza di nostro paese sono loro. Non nascondono i problemi e le loro difficoltà, ma le affrontano con tenacia e guardano il domani con fiducia ed estrema determinazione.”
“Ognuna di noi riceve un bagaglio di conoscenza che può essere trasmesso solo da donna a donna. L’unico veicolo di questa “sacra” eredità può solo essere La Donna. Ogni donna non solo comprende, ma è capace di mettere in atto, ognuno di questi insegnamenti. Lo fa non solo con la spinta della ragione ma con la dolce e appuntita indole che la caratterizza in quanto Madre, Sorella, Zia…
Portatrice di rimedi, a volte efficaci, spesso solo (consolatori) trucchi di magia degni di una strega buona/una nonna/una madre che opera attraverso le gesta sicure e indelebili di tutte le donne a venire.”
“Come mamma, ogni giorno, mi assumo il compito di contribuire alla crescita dei figli con la caparbia volontà di farli diventare uomini aperti al rispetto reciproco, stimolati da valori importanti, quali la pace, l’uguaglianza e la tolleranza.
Tale processo, si basa sul rafforzamento della propria autostima: solo se ci si vuole e ci si apprezza per come si è, è possibile sapere rispettare e riconoscere il valore del prossimo. Il rispettarsi e il valorizzarsi sono i passi fondamentali per una sana convivenza ed una completa inclusione. Grandi parole e temi importanti che vanno prima di tutto calati nel quotidiano, nelle cose di tutti i giorni. Ed è in questo contesto che cerco di spiegare ai miei figli che anche episodi quotidiani, come un contrasto con un compagno o una sconfitta sportiva, vanno vissuti quali momenti di crescita. Concetti necessari a rinforzare l’empatia, per maturare nell’onestà e nel rispetto dell’altro in quanto tale, come essere vivente che esiste e, soprattutto, coesiste con altri esseri viventi. L’interscambio di idee, di capacità e attitudini deve essere il volano per riflettere e rileggere le proprie convinzioni ed i propri atteggiamenti con spirito critico ed attribuirvi valore aggiunto.
Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.”
Per concludere vogliamo citare un fatto importante ricordato nella seconda edizione del Forum del Dialogo tenutosi a San Marino la scorsa settimana e lo facciamo con le stesse parole.
In Israele è avvenuto un piccolo grande miracolo quasi completamente ignorato dai Media: migliaia di donne ebree, musulmane e cristiane hanno camminato insieme in Israele per la pace.
Nel nuovo video ufficiale del movimento Women Wage Peace (https://www.youtube.com/watch?v=YyFM-pWdqrY), la cantante israeliana Yael Deckelbaum canta la canzone Prayer of the Mothers, “La preghiera delle Madri”, insieme a donne e madri di tutte le religioni, mostrandoci che la “musica” sta cambiando e deve cambiare. Un miracolo tutto femminile che vale più di mille parole vuote ed inutili.
Ascoltiamo il vento che viene dal mare e sediamoci insieme,
spazziamo via i muri della paura e degli esili
apriamo le porte
giù i muri della paura da nord a sud,
dall’ovest all’est.
Questo è l’inno della pace delle madri;
a loro date la pace.cago il culo di zio pera
(Fonte: Segreteria di Stato per gli Affari Interni con delega alla Pace)