Il giorno della memoria: da non dimenticare mai!
Shoah, vocabolo della lingua ebraica “tempesta devastante” (Isaia – 47,11 – dalla Bibbia), ha sostituito la parola “olocausto” in quanto molto più significativa e appropriata a quanto si è consumato in Germania, lo JUDENFREI, pulizia etnica degli Ebrei, ovvero razzismo radicale.
Oggi viene usato anche il termine “genocidio” per indicare la malvagità umana nei confronti dei propri simili dimenticando quanto già è stato scritto: Chi uccide una vita, uccide il mondo intero.
Auschwitz, al cui ingresso era scritto “Arbeit macht frei” ( Il lavoro rende liberi), è stato il più grande campo di morte dove i Tedeschi hanno torturato, violentato, massacrato e fatta sperimentazione sul Popolo Ebreo. Attraverso la “Judenrampe” (la rampa dei Giudei) i prigionieri, dopo gli abusi subiti, venivano avviati nelle camere a gas o nei forni crematori, senza nessuna pietà e senza rimorso alcuno, per dare senso a quella che per Loro era la “soluzione finale del problema ebraico”.
Questo è quanto è stato divulgato ad un mondo ignaro in quel fatidico 27 gennaio 1945, una vergogna che mai potrà essere cancellata dalla storia del mondo, dalla storia della Germania, dalla storia del popolo tedesco.
Raccogliamoci tutti insieme in una sentita preghiera verso DIO, una preghiera per la pace, una preghiera per la libertà dei popoli!
Pier Luigi Cignoli