Relazione Caponnetto 2016/2017: infiltrazioni criminali organizzate e mafiose
San Marino. È stato presentato ieri, presso l’ex Monastero Santa Chiara, il report annuale della Fondazione Caponnetto sulla attività malavitose che hanno relazioni e connessioni con la Repubblica.
Si legge nella relazione firmata da Salvatore Calleri, Giuseppe Lumia e Simona Trombetta: “Le operazioni che recentemente hanno riguardato la Repubblica di San Marino sono essenzialmente di tre tipi:
1)quelle in cui è stata riscontrata la presenza di clan mafiosi e/o criminali organizzati
2) quelle in cui si è sentito l’odore delle organizzazioni criminali, ma in cui occorre aspettare per verificare se è vero
3) quelle che riguardano i cosiddetti reati spia, reati che spesso vengono commessi anche dalle organizzazioni criminali organizzate e che devono farci alzare la guardia anche se non sempre le vedono coinvolte. (…)
Nella terza tipologia rientrano numerose operazioni che sono state abbondantemente trattate dai vari mezzi di informazione. In particolare sono degne di nota: caso Seven Eleven; operazione Fil Rouge; operazione Varano; caso Tercas; operazione Sponsor Laundering; operazione Off Shore; operazione Chalet; operazione Best System; operazione Machiavelli; operazione Garuffa; operazione Ghost Supplies; vicenda Mps; caso Credito di Romagna/Ibs; caso Banca Commerciale Sammarinese; caso Finproject; caso Fingestus; caso Penta srl; caso fallimenti pilotati tribunale Bari. Non figura “Re Nero” pur essendo stata segnalata per anni la dimenticanza.
Si legge ancora: “A questi casi vanno aggiunte le numerose operazioni sulle frodi carosello, le bancarotte fraudolente e le truffe finanziarie. Una trattazione a parte merita il caso Atac di Roma. Caso segnalato dalle autorità giudiziarie sammarinesi a quelle italiane nel 2010. Una notevole attenzione merita anche quanto sta succedendo oggi nella cosiddetta vicenda giudiziaria relativa al conto Mazzini. Questa indagine nel pieno rispetto del segreto istruttorio va seguita con la massima attenzione per tutti i risvolti che ne possono derivare. La Repubblica di San Marino con questa operazione dimostra di essere in grado di fare pulizia al proprio interno.
Merita inoltre di essere attenzionata la truffa internazionale da un miliardo di euro che ha lambito nel gennaio 2016 la Repubblica di San Marino.
Sempre del gennaio 2016 è la notizia del flusso di denaro diretto a San Marino pari a 20 milioni di euro relativo allo scandalo aretino riguardante la Banca Etruria. Caso da seguire con la massima attenzione.
Occorre seguire con la massima attenzione il caso trattato anche dalla trasmissione Report della RAI TV italiana inerente il riciclaggio CARISP, che ha visto coinvolto anche il barone Dolfus che ha patteggiato a Milano una pena di 23 mesi.”
La magistratura di San Marino ha eseguito sequestri e confische per decine di milioni di euro, che nell’anno appena trascorso hanno registrato cifre pari a: 75.744.608,36 per i sequestri; 46.661.351,46 per le confische; 15.185.859,69 di somme realmente incamerate dallo Stato.