Energia elettrica, tariffa a consumo orario: l’invito alle imprese sammarinesi
In vista dell’avvio del nuovo anno, la Segreteria di Stato per il Lavoro e i Rapporti con l’A.A.S.S. richiama l’attenzione del comparto industriale sammarinese su una possibilità introdotta con la recente riforma del sistema tariffario elettrico, destinata a incidere sull’organizzazione dei consumi e sulla competitività delle imprese.
Nel comunicato diffuso il 30 dicembre 2025, la Segreteria sottolinea come “l’introduzione del prezzo della materia prima indicizzato su base oraria, in alternativa alla tradizionale tassazione media mensile, rappresenta una importante opportunità”. La nuova opzione consente infatti alle aziende di aderire alla tariffazione basata sul cosiddetto “PUN orario”, allineando il costo dell’energia all’andamento reale del mercato.
Secondo quanto evidenziato nel testo, “l’adozione del ‘PUN orario’ permette alle realtà produttive di trasformare il consumo energetico da costo fisso e subìto a variabile strategica governabile”. Un passaggio che apre la strada a una gestione più flessibile e pianificata dei consumi. “Attraverso tale opzione, le aziende hanno la facoltà di ottimizzare i propri bilanci pianificando i cicli di attività più intensivi nelle fasce temporali in cui il valore dell’energia sul mercato risulta inferiore, tipicamente durante le ore notturne e i giorni festivi”.
La Segreteria colloca la misura anche in una prospettiva di sistema, osservando che “il sistema San Marino si allinea così ai più evoluti standard internazionali, garantendo una trasparenza immediata tra l’andamento dei mercati e la fatturazione finale”. L’agevolazione sarà operativa dal mese di gennaio 2026 e riguarda in modo specifico le utenze in media tensione, prevedendo inoltre “una contestuale riduzione degli oneri fissi applicati dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici”.
Nel comunicato viene precisato che “l’adesione avviene su base volontaria e richiede una comunicazione formale per essere attivata dal primo giorno del mese successivo alla richiesta”. Una volta sottoscritta, “la tariffa rimane valida per un periodo minimo di dodici mesi, con meccanismo di rinnovo automatico”, offrendo così un orizzonte temporale definito alle imprese che scelgono il nuovo sistema.
Sotto il profilo tecnico, la Segreteria chiarisce che “rimangono esclusi da tale opzione i soggetti che già beneficiano di regimi speciali o che dispongono di impianti di produzione di energia elettrica operanti in regime di scambio sul posto”. Un perimetro che delimita con precisione la platea dei potenziali beneficiari.
Per le circa cento grandi realtà industriali potenzialmente interessate, la Segreteria evidenzia che “il passaggio al sistema orario non costituisce solo un risparmio economico diretto, ma un’iniezione di competitività necessaria per affrontare le sfide dei mercati esteri con maggiore solidità”. In questa prospettiva, viene sottolineato come “le procedure di adesione sono state snellite per assicurare che il beneficio sia fruibile tempestivamente”, consentendo alle aziende di “reinvestire le risorse risparmiate in innovazione tecnologica e sviluppo del capitale umano”.
Un intervento che si inserisce nel quadro delle politiche energetiche e industriali della Repubblica di San Marino, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare l’efficienza del sistema produttivo e la sua capacità di competere sui mercati internazionali.


