Comitato civico per la cittadinanza: “Sammarinesi senza rappresentanza politica”
Il Comitato Civico per la Cittadinanza aveva chiesto alle forze politiche di affrontare la questione della cittadinanza in modo approfondito ed esteso: ecco quali sono le risposte e il loro livello di inadeguatezza:
- superato il tentativo di violare la legge n.114 del 2000 con delibera congressuale, il Segretario agli Interni, Andrea Belluzzi, ha presentato il 10/12/2025 un secondo progetto di legge sulla naturalizzazione in Commissione n.1 e ha raggiunto con i partiti di maggioranza l’intesa sull’approvazione della legge e sugli emendamenti.
- L’attuale progetto di legge stabilisce per i naturalizzati il pieno regime di doppie e plurime cittadinanze qualora un residente stabile richieda la cittadinanza sammarinese e lo stesso progetto legislativo elimina per il naturalizzato anche la procedura del giuramento di fedeltà alla Repubblica.
- Quando sarà approvato dal Consiglio questo progetto di legge cambierà la configurazione giuridica interna e internazionale dello Stato di San Marino: la Repubblica verrà annoverata tra gli Stati che accettano la doppia o plurima cittadinanza con un effetto unico al mondo. San Marino è uno Stato piccolo, ha una popolazione di qualche migliaio di cittadini e di residenti che, grazie alla doppia e plurima cittadinanza, ha ed avrà la maggioranza dei cittadini e degli elettori che appartengono ad un altro Stato, nello specifico allo Stato italiano. Se in Francia ci fosse il pericolo di una situazione demografica simile, se, ad esempio, i possessori di doppia cittadinanza, franco-algerina, si prevede possano diventare nucleo di cittadini ed elettori maggioritari in seno alla popolazione francese, le forze politiche si preoccuperebbero e ricercherebbero dei controbilanciamenti per non arrivare alla situazione di pericolo preventivata. A San Marino nessuna preoccupazione tra le forze politiche, anzi proclami di entusiasmo per le decisioni che si assumeranno a breve. Grave irresponsabilità all’interno di questo percorso legislativo con l’affermazione di diritti collegati a soli benefici e il rifiuto dell’affermazione dei doveri.
- Le recenti decisioni sulle doppie cittadinanze hanno già prodotto un ulteriore effetto deleterio: una profonda frattura nella comunità sammarinese: da una parte i cittadini con una sola cittadinanza, dall’altra i residenti e naturalizzati con doppie e plurime cittadinanze. Il Comitato Civico per la cittadinanza aveva chiesto al governo ed ai partiti di conservare l’equilibrio degli interessi e la coesione nazionale, ma l’appello è rimasto inascoltato. Neanche l’avv. Luigi Lonfernini è stato ascoltato. Neanche politici di lunga esperienza come il prof. Fernando Bindi, sono stati ascoltati. Abbiamo preso atto che i soli fini perseguiti dall’attuale maggioranza sono il consenso ed i voti
- Quanto finora accaduto ha reso esplicito e trasparente che il gruppo minoritario dei cittadini, quelli con una sola cittadinanza, non ha rappresentanza politica e partitica in tema di cittadinanza. Abbiamo riscontrato un parziale ascolto solo da parte di Alleanza Riformista (AR) e Repubblica Futura (RF). Abbiamo subito l’abbandono politico delle altre forze politiche, che abbiamo visto dare risposte legislative immediate solo alle richieste del Comites (organo pubblico di divulgazione della cultura italiana). Chiediamo ai cittadini sammarinesi di ricordare le decisioni assunte in tema di doppie o plurime cittadinanze nella prossima scadenza elettorale.
- Il Comitato Civico, con il forte sentimento di appartenenza al popolo sammarinese, ha elaborato il documento n. 2, e per la prima volta ha espresso richieste esplicite che sono così articolate, (le proposte sono già state presentate, il 6 dicembre 2025, al presidente, Oscar Mina, della Commissione n.1, e ai suoi membri):
– per il gruppo degli emigranti all’estero si chiede di definire il numero delle generazioni alle quali dovrebbe essere garantita la trasmissibilità della cittadinanza per ius sanguinis.
– Per i titolari di doppia o plurima cittadinanza si richiedono norme che fissano il divieto assoluto di doppio voto e di doppia candidatura, seguendo quanto già normato per le elezioni europee del 2024. Saranno necessarie norme che stabiliscano incompatibilità per i titolari di cariche apicali politiche e gestionali-amministrative.
– Per i residenti naturalizzati, si domanda di conservare l’attuale regolamentazione di mantenere l’obbligo della rinuncia alle altre cittadinanze, sancito dalla legge n.114 del 2000, che ha trasformato in legge, la consuetudine istituzionale operante da 1725 anni.
– Per il riacquisto della cittadinanza italiana dopo la rinuncia, si chiede il coordinamento diplomatico e normativo tra i due Stati, Italia e San Marino. - Il Comitato Civico ha rilevato che sul piano della politica estera si è passati da una linea di forte affermazione dell’identità nazionale sammarinese, che ha avuto il momento più elevato con la firma dell’accordo aggiuntivo il 10 settembre 1971, tra Federico Bigi ed Aldo Moro, per porre la fine dell’amicizia protettrice, alla ibrida situazione attuale della Repubblica, con la debole affermazione dei pilastri dell’identità e sovranità statuale sammarinese, i cui effetti si vedono anche nella ampia situazione di incertezza, legata alla firma dell’accordo di Associazione all’Europa. Questa realtà ci preoccupa e ci spinge alla partecipazione attiva. Cittadini, siate vigili con noi!!!!
C.s. Comitato Civico per la Cittadinanza


