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Morta Brigitte Bardot, aveva 91 anni: icona di bellezza al cinema, poi la paladina degli animali

La grande attrice francese è scomparsa dopo una grave malattia: in 15 anni di cinema divenne un acronimo BB, per poi ritirarsi e dedicarsi alle sue battaglie.

Come Biancaneve, attorniata da uccellini, cerbiatti e scoiattoli» e così, adesso che non c’è più, scomparsa a 91 anni il 28 dicembre 2025 nella sua celebre residenza La Madrague, a Saint-Tropez. La sua «eredità» andrà divisa tra una sessantina di film e una Fondazione che ogni anno sapeva raccogliere 15 milioni di euro in donazioni e che ha contribuito a salvare migliaia di animali.

Alessandra Mattirolo nel bel libro che ha scritto su di lei con Milena Gabanelli, dice che «nella Francia degli anni Cinquanta, Brigitte si oppone all’apatia esistenzialista, ai retaggi della cultura dell’angoscia, allo schiavismo del pensiero. La sua vitalità animale vuole imporre sensazioni naturali, dirette, non mediate dall’intellettualismo”. Inevitabile che diventi l’oggetto di una curiosità ossessiva: da subito i fotografi le danno una caccia senza quartiere, arrivando ad affittare l’appartamento di fronte a casa per rubare qualche scatto o restando accovacciati sugli alberi che permettono di spiarla all’interno del suo buen ritiro a Saint Tropez, La Madrague. E lei non risparmia niente per evitare pettegolezzi e illazioni.

L’elenco di amanti e mariti non finisce più: dopo Vadim e Trintignant è la volta di Gilbert Bécaud, di Raf Vallone e di Sacha Distel. Nel 1959 sposa Jacques Charrier, che gli darà il suo unico figlio, Nicolas (più accettato che davvero amato) ma divorzia nel 1963. Poi si lega a Samy Frey, al cantante Olivier Despax, al produttore Bob Zaguri, fino a quando incontra Gunter Sachs che diventa il suo terzo marito (ma solo per tre anni, dal 1966 al ’69), senza per questo negarsi altre storie: con Serge Gainsbourg, col playboy italiano Gigi Rizzi, col giovane Patrick Gilles, con Warren Beatty, Nino Ferrer, il pilota automobilistico François Cevert, il barman Christian Kalt de Méribelk, Laurent Vergez, lo scultore Miroslav Brozek , il giornalista Alain Bougrain-Dubourg e infine l’avvocato (ed esponente del Front National di Le Pen) Bernard d’Ormale, che sposa nel 1992 e con cui l’attrice ha diviso da allora il resto della sua vita.

Il suo ultimo film, non proprio bello, è Colinot l’alzasottane, 1973. Da questo momento BB si dedica a quella passione animalista che aveva sempre coltivato (all’inizio degli anni Sessanta era già vegetariana e si era pronunciata contro i maltrattamenti nei macelli) e che le fa creare nel 1986 la Fondation Brigitte Bardot. Le polemiche però non l’abbandonano: per le sue prese di posizione a favore della destra (al ballottaggio del 2017 ha sostenuto apertamente Marine Le Pen contro Macron), per le sue dichiarazioni contro certe tradizioni islamiche (come lo sgozzamento dei montoni) tanto da essere condannata per «incitamento all’odio razziale» e, ultimamente, per i suoi attacchi ai cacciatori «distruttori di vite». Decisamente il mito di BB non può tramontare.