Lavoro, le osservazioni di USC sul prossimo decreto
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di USC:
Unione Sammarinese Commercio e Turismo intende esprimere il proprio parere positivo riguardo agli intenti espressi e formalizzati dalla Segreteria al Lavoro in merito alla riorganizzazione delle norme che regolano il mercato del lavoro. Riteniamo necessario e lungimirante il decreto proposto in attesa di una “definizione di un Testo Unico” o riforma generale del Lavoro tenendo conto anche delle criticità emerse in questo anno e mezzo di pandemia che hanno interessato tutto il mondo imprenditoriale e lavorativo.
In attesa dei necessari “interventi organizzativi” sulla gestione pubblica rivolta al collocamento e all’incontro fra domanda e offerta, concordiamo fin da ora sulla sburocratizzazione, flessibilità e velocità delle assunzioni, regole certe ed eque riferite al “lavoro occasionale”, “lavoro degli amministratori”, “lavoro dei soci”, “lavoro dei pensionati”.
In sintesi, riteniamo fondamentale il lavoro occasionale per l’incontro fra il mondo imprenditoriale e i lavoratori, fondamentale regolamentare il lavoro degli amministratori e dei soci mentre per i pensionati vogliamo ricordare a tutti che stiamo parlando di persone che con la loro esperienza hanno aiutato i giovani ad apprendere l’arte del lavoro indipendentemente dalla mansione svolta.
Conosciamo tutti la storicità di molte aziende, piccole o grandi, che, grazie al passaggio generazionale, hanno mantenuto e consolidato la reputazione e la capacità imprenditoriale di oggi resa possibile anche grazie al supporto delle persone più “anziane” e grazie alla loro esperienza decennale.
Riconoscere e voler regolamentare tale “ricchezza lavorativa”, da parte della Segreteria al Lavoro, così come sostenere e riconoscere l’importanza delle aziende a conduzione familiare riteniamo sia di fondamentale importanza per una crescita lavorativa e generale del Paese.
Auspichiamo inoltre, come già annunciato dal Segretario Lonfernini, una profonda analisi dei dati presenti avvalendosi della collaborazione della Segreteria Sanità al fine di armonizzazione i previsti e futuri provvedimenti in merito ai versamenti dei contributi da parte di tutti al fine di rendere sostenibile anche la prossima riforma previdenziale.
Invitiamo le Istituzioni, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali ad un necessario esame di coscienza ritenendo che tutte le parti in causa abbiano, chi più chi meno, la maggior parte di responsabilità in merito ai risultati prodotti dai provvedimenti emanati negli ultimi decenni.
Tutti stanno tirando una coperta divenuta negli anni troppo corta e con tante “toppe”.
Continuare a denigrare e addossare colpe su una parte imprenditoriale o l’altra è deleterio, ma ancor peggio è evitare di concentrarsi sull’analisi dei dati di Sistema e sui risultati che alcune scelte del passato, a dir poco sbagliate, hanno prodotto sull’economia del Paese.
E’ come dire che una famiglia ha la consapevolezza di non poter spendere più di quanto guadagna ma continua a concentrarsi solo su quanto ha già sperperato nel passato volendo mantenere lo stesso tenore di vita.
La gara ad ostacoli su chi ha più diritti o meno non solo non porterà a nessun risultato ma renderà vano ogni tentativo di riforma o riorganizzazione, in ogni famiglia ognuno deve fare la propria parte. Non possiamo comportarci allo stesso modo di sempre auspicando risultati diversi da quelli attuali.