Politica

Rifiuti: il Governo punta a impianto interno e raccolta organico in strada

l Congresso di Stato, per tramite delle Segreterie per il Territorio ed i Rapporti con l’AASS, intende aumentare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale per la piena attuazione dei principi dell’economia circolare, per la riduzione della produzione dei rifiuti in particolare delle frazioni non utilmente riciclabili.
Il Pacchetto normativo UE sull’economa circolare indica target ambiziosi da raggiungere, non soltanto con una buona raccolta differenziata, ma anche e soprattutto grazie a un adeguato sistema di impianti per il riciclo e recupero. Impone ad esempio che entro il 31 dicembre 2025 almeno il 65% in peso dei rifiuti da imballaggio debba essere riciclato (riciclato e non differenziato, il primo è il fine mentre la raccolta differenziata porta a porta o meno è un mezzo per raggiungerlo).
E se non esiste un metodo di raccolta in assoluto migliore rispetto a un altro, dipendendo fortemente dal contesto del territorio locale, è sempre vero che non ha senso fare la raccolta differenziata senza poi re-immettere sul mercato come materie prime seconde i rifiuti raccolti a fronte di costi elevati. La raccolta differenziata porta a porta costa oltre il doppio rispetto a quella stradale. Solo la raccolta differenziata stradale del rifiuto organico nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano, Serravalle genera un risparmio di oltre 1 milione rispetto alla raccolta porta a porta, a cui si aggiunge l’attuale costo per il suo smaltimento fuori territorio pari ad un ulteriore milione.
Diventa quindi importante dotarsi degli impianti industriali (di selezione, di riciclo, di recupero) per gestire questi flussi. Perché lo scopo della raccolta differenziata – che sia stradale o porta a porta – è sempre e solo uno: raccogliere i rifiuti prodotti in categorie omogenee, di qualità sufficientemente elevata, per poi avviarle in primis a riciclo. È per questo che è determinante dotarsi di impianti di trattamento rifiuti, in particolare per la frazione organica. Uno sforzo che non fa bene “solo” all’ambiente ma anche alla nostra economia: la metà dei rifiuti che attualmente vengono conferiti all’inceneritore di Coriano, al costo di circa 1 milione, verranno avviati a recupero nell’impianto di compostaggio di proprietà della stessa AASS, per la produzione di compost di qualità da utilizzare sul nostro territorio per migliorare la struttura e la fertilità dei terreni.

c.s.