Politica

RF interpella su situazione del sistema bancario-finanziario e operatività BCSM

Presentata dai Consiglieri di Repubblica Futura, che si firmano in calce, in merito al debito pubblico, alla situazione del sistema bancario-finanziario ed all’operatività della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

  • Visto che l’avvio all’iter parlamentare del progetto di legge “Variazione del Bilancio dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2020” fa intravedere (dopo svariate dichiarazioni da parte di membri del Governo, che indicavano quali vie privilegiate per reperire liquidità: ora la Repubblica italiana, ora l’Unione europea, ora la Banca Centrale Europea, ora gli aiuti europei tramitati dall’Italia, ora Banca d’Italia, ora non meglio precisati Paesi del Golfo in procinto di fornire qualche milione alla Repubblica di San Marino…) le prime realistiche idee del Governo sul settore finanziario e sul bilancio pubblico.
  • Visto che, ad oggi, sul Bilancio dello Stato pesa un vero e proprio “mistero”, non essendo ancora stata data risposta da parte del Governo all’interpellanza depositata da Repubblica Futura il 30 marzo 2020, nella quale, tra le altre cose, si chiedeva – e si chiede – al Congresso di Stato di fornire i dati aggiornati e prospettici relativi alla liquidità dello Stato.
  • Visto che tale ritardo, ancorché comprensibile a causa dell’emergenza sanitaria, non è tuttavia scusabile, in quanto oblitera i principali diritti dell’opposizione e più in generale – cosa assai più grave – della Cittadinanza di conoscere i dati sui conti pubblici.
  • Viste le pregresse posizioni di partiti e movimenti politici che sostengono l’attuale Governo in cui si criticava pesantemente ogni forma di indebitamento estero della Repubblica di San Marino (si citano a titolo di esempio e per brevità tra i tanti altri possibili, i seguenti: 29/08/2018 San Marino. RETE e MdSi: pronti a un referendum contro l’ipotesi di un indebitamento col Fmi[1]; 26 agosto 2018 San Marino. RETE-MDSI su debito estero: lo chiamano “salvataggio” ma affonderà il Paese[2])
  • Visto che, a quanto pare dalla Legge “Variazione del Bilancio dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2020”, il Governo ha deciso di iniziare le operazioni preliminari per l’accesso al mercato di capitali esteri attraverso l’emissione di titoli di debito pubblico sammarinesi, anche tramite l’avvio del rapporto con una seconda società di rating (Delibera del Congresso di Stato n. 11 del 18 maggio 2020).
  • Visto che nulla ad oggi è dato sapere su quale sarà la società finanziaria (alias: banca d’afffari?) che sarà incaricata dal Governo di curare l’operazione.
  • Visto che, anche circa i progetti che il Governo abbia relativamente al mercato finanziario interno ed al sistema bancario sammarinese nulla di preciso è dato sapere, emergendo semplicemente dalla Legge “Variazione del Bilancio dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2020” la volontà del Governo, da un lato di “predisporre un progetto complessivo per una diversa gestione degli attivi patrimoniali iscritti nel bilancio della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino […] con la finalità di rendere gli stessi cedibili, liquidabili e fruttiferi anche attraverso la loro cartolarizzazione”; dall’altro di “acquisire, al valore nominale, le azioni della Banca Nazionale Sammarinese di proprietà della Banca Centrale della Repubblica di San Marino”.
  • Visto che ad oggi, dall’inizio della legislatura, nulla è dato sapere in ordine alle posizioni della Banca Centrale della Repubblica di San Marino relativamente ai punti sopra citati.
  • Visto che la Banca Centrale della Repubblica di San Marino è priva di un Direttore Generale, essendo dal 3 ottobre 2018 l’incarico ricoperto da un facente funzione.

Si interpella il Governo per sapere:

  • se Banca Centrale della Repubblica di San Marino abbia ancora un Vice Direttore facente funzione;
  • se e come i 20 mesi di assenza di un Direttore Generale siano compatibili con la Sezione IV, articolo 14, comma 5 dello Statuto di Banca Centrale;
  • per quali motivi il Governo e/o Banca Centrale della Repubblica di San Marino non abbiano provveduto e non provvedano alla nomina di un Direttore Generale, magari anche individuandolo nella figura dell’attuale Vice Direttore facente funzione;
  • se Banca Centrale della Repubblica di San Marino ritenga, in termini operativi e statutari, non più necessario l’incarico di Direttore Generale;
  • in che modo è contemperabile il disposto della Sezione IV, articolo 14, comma 1 dello Statuto di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, in cui è previsto il gradimento da parte del Consiglio Grande e Generale per l’incarico di Direttore Generale – elemento evidentemente non necessario per un facente funzione -;
  • quali siano in generale gli intendimenti del Governo, anche in quanto socio di maggioranza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, relativamente alla nomina di un Direttore Generale nel rispetto di quanto prevede la normativa vigente;
  • quante volte dall’inizio della presente legislatura il Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino ha presenziato in persona a riunioni o sessioni di lavoro presso la sede del suddetto Istituto.

Inoltre, anche ai fini di avere le migliori informazioni in vista di una emissione obbligazionaria da collocare sui mercati esteri, si interpella il Governo per sapere:

  1. se il memorandum di collaborazione tra la Banca Centrale della Repubblica di San Marino e Banca d’Italia, sulla cui sottoscrizione ampie rassicurazioni sono state fornite nel tempo da varie figure apicali dell’Istituto Sammarinese, sia stato ad oggi sottoscritto;
  2. se l’accordo tra la Banca Centrale della Repubblica di San Marino e Banca d’Italia, sottoscritto nel 2019, per il ritiro del contante sia attivo e con quali esiti (di tale accordo si chiede copia del testo);
  3. se corrisponde al vero che Banca Centrale della Repubblica di San Marino abbia richiesto un prestito (eventualmente in quale forma e di quale entità) a Banca d’Italia;
  4. se siano state attivate delle collaborazioni tecniche inerenti la vigilanza con Banca d’Italia;
  5. quali siano gli intendimenti del Governo circa il reperimento dei finanziamenti sui mercati, per quali motivi lo ritenga la strada giusta per il Paese e per quali motivi non abbia scelto di rivolgersi ad organismi internazionali o altri canali bilaterali.

Le informazioni sopra richieste sono considerate necessarie al fine di possedere un quadro di insieme adeguato alle esigenze di uno Stato come la Repubblica di San Marino, per il quale il Governo pare intenzionato a percorrere la strada del debito estero. In quest’ottica appare assolutamente necessario anche avere il preciso stato delle relazioni tra la Banca d’Italia e la Banca Centrale della Repubblica di San Marino, sapendo anche se quest’ultima sia pienamente operativa e capace di affrontare le pesanti sfide che attendono l’intero sistema Paese.

 

Si richiede risposta scritta

[1] http://www.libertas.sm/notizie/2018/08/29/san-marino-rete-e-mdsi-pronti-a-un-referendum-contro-lipotesi-di-un-indebitamento-col-fmi.html

[2] http://www.libertas.sm/notizie/2018/08/26/san-marino-rete-mdsi-su-debito-estero-lo-chiamano-salvataggio-ma-affonder-il-paese.html

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