Comitato R&D sulle liste di disponibilità delle badanti
Il Comitato R&D esprime grande preoccupazione in ordine alla ricomparsa delle liste di disponibilità delle badanti presso la portineria dell’Ospedale di Stato.
Ciò è avvenuto in seguito all’accoglimento in Consiglio Grande e Generale dell’emendamento che ha chiesto di soprassedere all’avvio delle cooperative in ambito assistenziale, rimandandone la regolamentazione al prossimo governo. Ciò perché queste risulterebbero non ben regolamentate, né dal punto di vista retributivo e né da quello contributivo sicché il loro avviamento avrebbe mortificato i diritti delle stesse eventuali dipendenti.
I nostri timori sono fondati non perché la legge in sé non consenta la reintroduzione delle liste e la fruibilità delle stesse da parte delle famiglie degli utenti, piuttosto perché, da tempo, è stato assodato che dette liste sono oggetto di abusi, storture e manipolazioni che, nella migliore delle ipotesi, sono tollerate dal sistema con meccanismi al vaglio della magistratura. A tal proposito, non dimentichiamo, che il Presidente della IV Commissione Sanità ha, nell’aprile del 2017, ipotizzato l’esistenza del racket nelle corsie del nostro ospedale.
Ad avvalorare scenari melmosi, due episodi straordinariamente gravi accaduti in questi ultimissimi giorni. Il primo riguarda una signora sammarinese, iscritta da tempo alle sopracitate liste, consultando le stesse, ora ritornate a disposizione presso la portineria dell’ospedale, ha scoperto con grave disappunto di non comparirvi. R&D ha apprezzato il fatto che la signora abbia raccontato ai membri del Comitato questo ed altri episodi per i quali procederà ad informare gli Organi inquirenti.
Il secondo coinvolge un membro di R&D, operatore dell’assistenza e titolare di COE che si è recato in visita, e non dunque per lavoro, ad un famigliare ricoverato in ospedale di Stato. In questa occasione è stata messa in dubbio la liceità della sua presenza al capezzale del proprio caro in quanto “non iscritta alle liste” né “affiliata” alla “cooperativa”. Ma quale Cooperativa!… se il Consiglio Grande e Generale ha statuito, nella sua ultima seduta, che le cooperative non possono assumere dipendenti in ospedale!
Ciò è grottesco ed aberrante, come lo è il fatto che i vertici apicali ISS non siano giunti ad eradicare ancora, in modo definitivo, questo sistema che infanga l’immagine del nostro ospedale, offende la dignità dei malati e getta disdoro sull’operato dei tanti professionisti con la schiena dritta che con serietà ed abnegazione svolgono ogni giorno il proprio lavoro.
A brevissimo R&D si farà portavoce di un progetto-soluzione di questa vergogna e lo sottoporrà a tutte le forze politiche e in apposita conferenza stampa nella speranza che possa essere risolutivo del problema caporalato e di chi lo protegge e lo alimenta.