CSU: azzerati i contratti integrativi, 400 bancari sul piede di guerra
San Marino. Organizzata dalle Federazioni Servizi e Banche della CSdL e della CDLS in accordo con le Rappresentanze Sindacali Aziendali, si è tenuta nei giorni scorsi al Teatro Nuovo di Dogana l’Assemblea Generale dei dipendenti del settore bancario sammarinese. In una sala gremita da quasi 400 partecipanti, dopo la relazione di apertura dei due Segretari di Federazione, si è svolto un approfondito e partecipato dibattito che ha toccato i vari temi all’ordine del giorno.
Al centro del dibattito l’azione illegittima ed unilaterale posta in essere dai vertici delle Banche sammarinesi, che il 25 Aprile scorso – in maniera volutamente coordinata – hanno comunicato il “recesso” dagli accordi integrativi aziendali che regolamentano le peculiarità economico-normative di ciascuna delle banche. Va sottolineato che tale azione è palesemente in contrasto con le norme di Legge vigenti ed in particolare con la Legge 59/2016 (Legge sulla libertà sindacale e rappresentatività), disposizioni che tutelano e regolano l’ambito dei contratti di lavoro collettivi nazionali e quelli aziendali.
Questa azione è apparsa ancor più provocatoria ed incomprensibile considerando che lo scorso 10 Aprile, nel corso di un incontro promosso dal Segretario di Stato alle Finanze, presenti altri membri di Governo, Banca Centrale, ANIS, ABS, i vertici delle banche e le OO.SS.; al termine della riunione ci si era lasciati con l’impegno condiviso di riaprire la trattativa di rinnovo del Contratto Banche con spirito di concertazione.
I dipendenti bancari sono ben consapevoli che il momento richiede senso di responsabilità e la disponibilità ad effettuare sacrifici temporanei, finalizzati a salvaguardare l’occupazione ed a contribuire a rafforzare il patrimonio delle banche (e non a pagare le crescenti spese per consulenti e dirigenti), in una prospettiva di rilancio del settore bancario.
L’Assemblea ha stigmatizzato l’azione posta in essere dai vertici delle Banche, ha ribadito la necessità di operare in un contesto di rispetto delle regole – contrattuali e di Legge – e di correttezza di rapporti tra le parti. In maniera unanime è stato ribadito che i contratti di lavoro – siano essi nazionali che aziendali – sono fatti per essere rispettati e non stracciati in maniera unilaterale. L’Assemblea ha dato mandato alle RSA Aziendali ed alle Federazioni Servizi della CSdL e della CDLS di farsi promotori di tutte le necessarie iniziative sia verso il Governo che nei confronti delle Banche chiedendo l’immediato ritiro delle lettere di recesso, condizione preliminare e vincolante per avviare qualsiasi trattativa di rinnovo del Contratto Banche.
Federazioni Servizi e Banche – CSdL – CDLS