Politica

Giustizia: oggi la commissione, lunedì il Consiglio Giudiziario

Giochi del Titano

San Marino. Oggi la Commissione Affari di Giustizia. Lunedì prossimo il Consiglio Giudiziario Plenario, ad appena una settimana di quella riunione che ha aperto una voragine infinita sulla questione giustizia. Non sfugge a nessuno la fretta con cui si procede su questo terreno, da quando, a fine novembre, scoppiò la vicenda delle dimissioni in Commissione, il colpo di Stato, eccetera, eccetera. Invece di placare gli animi, o sopire le questioni, questa corsa sembra portare tutti nel baratro.

La riservatezza iniziale con cui sono stati affrontati gli argomenti in Consiglio, nelle conferenze stampa e nelle note diramate dagli organi ufficiali, è stata cancellata in un colpo solo. Lunedì scorso si è violata questa prassi divulgando i documenti interni del Consiglio Giudiziario. Pur con tanti omissis, specialmente sui nomi, le vicende sono divenute ampiamente palesi: dalle pressioni sulla magistratura da parte della politica ai comportamenti scorretti di alcuni magistrati. Di tutto questo si è incolpato il Magistrato dirigente Valeria Pierfelici, alla quale, seduta stante, è stato revocato l’incarico. E lei, che tutti conoscono come una professionista altamente preparata e rigorosa, ha annunciato urbi et orbi che si farà le sue ragioni. Giustamente! Tra l’altro chiedendo formalmente l’eventuale disponibilità di legali sammarinesi, iscritti all’Ordine, a ricevere il mandato professionale per nominare un collegio difensivo che si occupi della presentazione dei ricorsi amministrativi contro i provvedimenti assunti a suo carico e ritenuti da lei stessa illegittimi.

Ma tutto questo non frena la valanga che è stata innescata. Quindi, stamani, nuova riunione della Commissione Affari di giustizia, di cui non si sa nulla, ma che probabilmente ha affrontato la questione Pierfelici. Presumibilmente, una riunione propedeutica al Consiglio Giudiziario di lunedì 12, quando dovrebbe avvenire la nomina del professor Ferroni alla carica di magistrato dirigente. In tutto questo bailamme, la preoccupazione dell’Ordine degli Avvocati e Notai, pienamente consapevoli del clima di sfiducia che si è ingenerato nella gente. Esattamente com’è avvenuto per le banche. In questo caso, la questione è altrettanto delicata perché, se è vero che tutti i giudici sono presenti nel Consiglio Giudiziario Plenario, chi di loro avrà la serenità necessaria e obbligatoria per affrontare le inchieste già in atto e quelle che si dovranno aprire? Ma la domanda che sovrasta tutte è: tutto questo è successo per la vicenda titoli, o per altro?

 

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