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La maggioranza a confronto con l’FMI: “A San Marino serve un tetto”

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“San Marino è come una casa con le infiltrazioni. Per dieci anni ci ha messo una pezza ma non ha mai sostituito il tetto”. L’esempio del Fondo Monetario fotografa in maniera tanto semplice quanto chiara la situazione. Oggi più che mai occorre fare scelte strutturali. “Le conosciamo già – dice Luca Boschi – ma serve la forza di attuarle, anche se sono impopolari”. E dovranno essere condivise. “Serve la partecipazione di tutti per pensare ad un paese nuovo, moderno, che sappia autosostenersi. I problemi sono reali, a partire dalle banche che non producono reddito”.

Il Fondo Monetario consiglia management con competenze adeguate, ma San Marino è già su questa strada. “Nell’ultimo anno – afferma il coordinatore di Civico 10 – i vertici delle principali banche si sono dotati di professionalità di alto livello”. Riguardo al deficit patrimoniale che va colmato, il messaggio al Fondo Monetario è che “qualsiasi sia la forma di finanziamento, dovrà essere sostenibile”.
Torna spesso la parola “condivisione” e c’è soddisfazione per l’ordine del giorno sugli NPL approvato all’unanimità. Nicola Selva ribadisce che solo con la massima realizzazione degli attivi si ridurranno il peso e la necessità di interventi sul Bilancio dello Stato.

“Si è trovato in Aula un approccio responsabile” sottolinea Eva Guidi mentre Luca Boschi rileva “il clima diverso e l’atteggiamento collaborativo” anche nel dibattito sulle istanze. Sulla giustizia però la ferita è ancora aperta. Il ritiro delle dimissioni da parte dei tre membri di minoranza “lascia perplessi” dice Eva Guidi, che non ne condivide le motivazioni. Il segretario di SSD non nasconde l’amarezza: “Nonostante le dichiarazioni in Aula di Denise Bronzetti, non c’è stata mai smentita ufficiale rispetto alle denunce fatte nei nostri confronti. Nessuno ha fatto chiarezza su una questione così importante”.

(Fonte: San Marino RTV)